Vincitore del Man Booker Prize 2014
Cercavo un autore che potesse ben rappresentare l’Oceania e ho trovato Flanagan.
È questo un libro che vale veramente la pena leggere. “Un uomo felice non ha passato, un uomo infelice ha solo quello”: è una frase scritta nelle prime pagine del romanzo ma che ben lo rappresenta.
Il racconto salta dal passato al presente dì un medico militare originario della Tasmania, prigioniero dei Giapponesi assieme a molti altri Australiani, impegnati nella costruzione della ferrovia della morte, in cui migliaia di prigionieri moriranno.
È una grande storia epica, ben scritta, piena d’amore e Richard Flanagan è un autore da tener presente.
Chiara Alladio
di Richard Flanagan (Autore) – Elena Malanga (Traduttore)
Bompiani, 2018
Dorrigo Evans, medico di origine tasmaniana, è stato deportato in un campo di prigionia giapponese dove, insieme a molti connazionali, viene impiegato nella costruzione della Ferrovia della Morte, la linea ferroviaria tra Bangkok e la Birmania che dovrebbe permettere all’esercito nipponico d’invadere l’India. Un’impresa sovrumana, che costerà la vita a centinaia di migliaia di uomini. Dorrigo fa il possibile per salvare i suoi compagni dalla fame, dalle malattie e dalle violenze delle guardie. A sostenerlo il ricordo di una fugace storia d’amore vissuta anni prima con la giovane moglie di suo zio. Una manciata di giorni che vale una vita. Una promessa mai pronunciata. “La strada stretta verso il profondo Nord” è una storia epica d’amore e morte, disperazione e speranza, e Richard Flanagan, con una lingua densa e uno stile superbo, riesce a toccare tutte le corde dell’animo umano, avvolgendo il lettore con una storia sorprendente, dolorosa e di tremenda bellezza.