di Mario Lenzi (Autore) –All Around, 2022
Sul Vietnam è stato scritto molto; ma questo non è, o comunque non è soltanto, un reportage di guerra; è anche, e soprattutto, uno specchio fedele della realtà della vita quotidiana della gente vietnamita. La morale, come acutamente osserva Enzo Biagi nella prefazione, è affidata «ai fatti, che sono sempre più suggestivi delle statistiche e più convincenti delle analisi»
La guerra del Vietnam è stata “coperta” da molti grandi giornalisti, anche italiani ovviamente. Tra i nostri Terzani e Fallaci in primis. Mi mancava ancora Mario Lenzi, uno dei giornalisti che hanno fatto la storia del giornalismo in Italia.
Pubblicato per la prima volta nel 1973, “In Vietnam ho visto” raccoglieva i servizi che Lenzi aveva scritto l’anno prima come inviato dal Vietnam del Nord per Paese Sera. È tornato in libreria da poco. Sono reportage di un uomo di sinistra che si trovava ospite del Viet Nam del nord e come tali vanno presi. Niente di paragonabili ai libri degli altri due giornalisti qui sopra citati, ma un importante documento di un’epoca.
“Abbiamo anche noi le nostre armi, ma una, antica, è la più potente e temibile: la fiducia nella verità. Una fiducia scientifica e non religiosa. Nessuna arma, a lungo andare, è potente come la nostra”. Le parole che il poeta vietnamita To Huu consegnò a Mario Lenzi in una delle sue interviste.
Danilo Picco