Primo amore, ultimi riti – Ian McEwan #IanMcEwan #Racconti

“Pur non essendo particolarmente ossessionato, ho, come scrittore, un certo numero di ossessioni, che altri autori possono permettersi di chiamare temi”.

Questa raccolta di short stories, scritte nel 1975, costituisce la prima pubblicazione di McEwan.

Pedofilia, incesto, stupro, violenza, morte. “Primo amore, ultimi riti” è un libro disturbante, morboso, cupo, difficile. Ogni racconto è un pugno nello stomaco, apre uno squarcio nell’immaginario del lettore e lo fagocita in una voragine di degrado morale. Lo stile sobrio e asciutto di McEwan contribuisce ad amplificare l’effetto straniante prodotto dalle singole voci narranti, costringendo letteralmente il lettore a gettare via da sé il libro, sopraffatto dall’angoscia. Consigliato solo a chi abbia già avuto modo di conoscere e apprezzare l’autore attraverso le sue opere più recenti, al fine di scongiurare una tragica e definitiva prima impressione negativa.

Ripubblicato da Einaudi nel volume Racconti, insieme a una seconda raccolta di racconti di McEwan, Fra le lenzuola.

Saturnine Puissant

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