L’origine delle specie – Charles Darwin #CharlesDarwin #specie

Darò qui un breve quadro degli sviluppi delle opinioni scientifiche sull’origine delle specie.

Charles Darwin

L’origine delle specie (eNewton Classici)  – Charles Darwin

Introduzione di Pietro Omodeo
Traduzione di Celso Balducci
Edizione integrale

All’alba delle tre settimane di lettura, chiudo quello che andrà nella mia Disfida sotto la voce “Un libro che ti intimidisce”: L’origine delle specie, di Charles Darwin. E’ un’opera che mi ha sempre attratto per l’argomento ma respinto per una serie di pippe mentali che mi facevo, in primis me lo vedevo pesante come un mattone soprattutto per il linguaggio: un libro scientifico del 1859 non poteva essere meno che difficoltoso, per me. Invece no, è scritto in modo chiaro, diretto e poco verboso, poichè uno degli obiettivi del professore era raggiungere non solo i suoi esimi colleghi scienziati, biologi e geologi, ma il maggior numero possibile di pubblico generico. Per questo motivo, anche a livello di argomento, è impegnativo ma non inaccessibile, e a ogni teoria e argomentazione seguono degli esempi pratici a spiegazione, per cui persino le capre come me che di scientifico nella vita hanno studiato molto poco possono attraversare capitolo dopo capitolo di questo tomone senza grossi drammi. Inoltre Darwin parla proprio come uno zio che si dilunga nei racconti: “mi sono intrattenuto un po’ a lungo” (seguono altre duecento pagine di spiegone), “se non mi inganno grossolanamente” (e via con un altro capitolo di teoria). E’ ovvio che non sia lettura semplice, non è un testo da leggere senza attenzione nè motivazione. Però è uno scritto davvero interessante, apprezzabile al di là della valenza storico-scientifica proprio per la semplicità della scrittura, il rigore del metodo scientifico, la linearità dei concetti esposti.

Un plauso a questa edizione della Newton Compton per ebook (eNewton Classici) che presenta la prima edizione dell’Origine (la più importante rispetto alle altre successive cinque edizioni) ma con le annotazioni dei cambiamenti avvenuti nella sesta e ultima edizione, quindi estremamente utile per capire “l’evoluzione” del testo stesso. La prima stesura è interessante da leggere perché vi si ritrova il pensiero originale di Darwin prima che fosse “contaminato” da mille altre osservazioni suggerite dai colleghi e amici a cui l’autore non seppe dire dire di no in seguito. E’ un ebook molto ben fatto, con un’ottima introduzione storica di Omodeo (un grande biologo italiano) che presenta un quadro generale delle diverse idee di pensiero al tempo di Darwin, un sommario interattivo, rimandi e note navigabili senza difficoltà per le oltre cinquecento pagine di testo; la traduzione è fatta da Balducci sulla prima edizione del 1859, ed è l’edizione integrale. Il tutto a meno di tre euro, brava Newton Compton.

Copertina simpatica, scritto un po’ in piccolo in alcune parti.
Consigliato a coloro che vogliono spendere poco ma fare una bella figura con la copertina rigida!

recensione su Amazon

Lorenza Inquisition

 

L’Informazione – James Gleick #JamesGleick #recensione

gleick

Uno sguardo prevalentemente scientifico e storico a questa misteriosa entità che è l’informazione, intesa come unità misurabile non portatrice di significati: dai primi codici su tavole cerate, ai linguaggi tonali (il bellissimo capitolo di apertura sui tamburi africani), dalle intuizioni di Babbage e di Ada Lovelace (la madrina di tutti noi informatici), passando per: il codice genetico come portatore di informazione; il “diavoletto” di Maxwell; lo stupendo capitolo (più di uno) sulla teoria dell’informazione di Shannon e del legame con l’entropia, fino al “qubit” ed alla scienza dell’informazione quantistica (tripposissima).

L’ho apprezzato da informatico, per questo suo taglio divulgativo ma esaustivo, per aver concretizzato in parole accessibili la bellezza di un mondo di astrazioni, di uno spettacolo in cui tante piccole parti sono l’impalcatura di un magnifico edificio… che siano formule, che siano geni, che siano zeri ed uni… L’astrazione come semplicità e la semplicità come bellezza. Cio che secondo me rende grandi materie tanto, troppo bistrattate (ai tempi, anche da me) perché ritenute “fredde”, come la logica e la matematica.

L’ho apprezzato da umanista, per la sua seconda natura quasi narrativa; per il suo saper conciliare scientifico ed umanistico, due campi che troppo spesso si mettono stupidamente l’uno contro l’altro; per le sue digressioni su linguistica ed informazione pura.

Ma soprattutto, l’ho apprezzato da lettore.

Alex Grigio