Lo Sconsiglio

Il mistero di Abbacuada, Gavino Zucca

Premesso che i gusti sono gusti, ecc ecc, blablà, ho finito con grande fatica questo primo romanzo giallo di Gavino Zucca del ciclo del commissario Roversi. Dire che ho penato è dir poco, ho tirato fuori un cilicio per non addormentarmi, troppo banale, semplice, molto ingenuo, scontato, e per niente coinvolgente. E non sono neanche masochista, di mio, di solito a metà di un libro così rinuncio e lo scaglio contro il muro. Ho perseverato perchè qua nel gruppo ci sono fan della serie e speravo in un “dietro l’angolo la svolta”. Che non c’è stata. Essendo che è il primo di un giallista, che a volte iniziano mosci e poi si riprendono, trovano una via e la voce nei libri successivi, stavo valutando il secondo e trovo una recensione che lo giudica “In leggero calo rispetto al primo”, NOPE NOPE NOOOOOPE.

Ragazze fan, voi continuate, io mi spiaggio.

Lorenza Inquisition

di Gavino Zucca (Autore) Newton Compton Editori, 2017

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Due figlie e altri animali feroci – Leo Ortolani #Baopublishing #LeoOrtolani

di Leo Ortolani (Autore) Bao Publishing, 2019

Nel 2001 Leo Ortolani e sua moglie dopo qualche anno di tentativi, esami medici e visite infruttuose, decidono di adottare un bambino. Tra burocrazia, procedure di indagini psicologiche e familiari, visite ai servizi sociali, passano tre anni, poi altri tre. Decidono di aprirsi a un’adozione internazionale, passano altri due anni, e nel 2010 dopo bolli, autorizzazioni, firme, controfirme, giudici, questure, anagrafi e molto molto altro, i due neo genitori partono per un soggiorno di varie settimane in Colombia, dove sono stati accettati come genitori adottivi di due sorelline di tre e due anni. Passeranno queste settimane a conoscere e farsi conoscere dalle bambine, Lucy e Johanna, e a sbrigare le varie parti burocratiche da parte sudamericana.

Ortolani, fumettista, autore di Ratman e di svariate divertentissime parodie, durante questo soggiorno colombiano tiene aggiornati i parenti e gli amici italiani tramite una serie di lettere qui raccolte in volume, in cui racconta tutto quello che succede, le reazioni delle bambine a queste nuove figure di genitorialità, e soprattutto le difficoltà giornaliere della nuova famigliola che deve cavarsela da sola, in un paese straniero per i genitori, con un sistema che gli rema contro e completamente abbandonati anche a livello emotivo, con avvocati e giudici benevoli ma assolutamente assenti nel quotidiano. Ogni lettera è carica di quell’umorismo sferzante a cui Ortolani ci ha abituato negli anni senza celare il lato umanissimo, commovente, a volte spazientito e iroso, sempre benevolo, di due persone che si ritrovano, da un giorno a l’altro, a fare i genitori. In ogni pagina (a volte un poco ripetitive, ma è inevitabile trattandosi di un diario epistolare di varie settimane in un albergo con due bambine piccolissime) nonostante il tono sempre piuttosto leggero l’autore riesce a trasmettere l’ansia provata, il timore di non essere abbastanza, la difficoltà di intraprendere nuovi ritmi, il terrore di non essere accettati o quello di non amare e farsi amare abbastanza.

Ci sono anche una serie di tavole a corredo, piuttosto divertenti e sarcastiche, nel tipico stile di Ortolani fumettista.

Molto consigliato.

Lorenza Inquisition

Nel 2010 Leo Ortolani e la moglie Caterina hanno adottato due bambine colombiane. Com’è stato il processo di adozione internazionale? E ritrovarsi padre da un giorno all’altro? Con ironia e delicatezza, da par suo, Leo racconta quasi in diretta ciò che gli è successo, tramite una ventina di lettere ad amici e parenti, che qualche anno fa sono diventate un libro con alcune illustrazioni a corredo. Da lungo tempo introvabile e fuori catalogo, quel libro torna oggi nell’edizione BAO, arricchito di cinquanta nuove pagine di fumetto e di una nuova, bellissima copertina. Una storia vera, umana e unica, raccontata dalla voce riconoscibilissima di uno degli autori italiani più importanti di tutti i tempi.