Credere Alle Cazzate – Stephen Law #StephenLaw

Credere alle cazzate. Come non farsi risucchiare in un buco nero intellettuale – Stephen Law 

Editore: Nessun Dogma  O. Cavagnini (Traduttore)

“Qui sta il vero segreto, Vermiglione – entra nella mente del bambino e potrai applicare l’anestetico della familiarità, sufficiente per durare tutta la vita. A un bambino le balordaggini non sembrano balordaggini: fa’ in modo che avverta che le nostre credenze sono perfettamente naturali e sensate e quando sarà cresciuto i limiti sgradevoli e strampalati della dottrina non saranno più evidenti come un foruncolo sul naso. I nostri pensieri sembreranno piacevolmente familiari, soprattutto se sono stati continuamente associati a esperienze di grande impatto emotivo e a riti di passaggio – matrimoni, funerali, bar mitzvah e così via. Per un adulto così una credenza ridicola non sembra più particolarmente ridicola. Di fatto queste credenze possono dare l’impressione di un “ritorno a casa”.”

Nonostante il titolo un po’ da clickbait, i contenuti sono molto interessanti: Law mette a nudo tutte le strategie utilizzate per imbastire con un alone di “sensatezza” quelle idee-trappola che poi diventano credenze condivise, senza focalizzarsi su bufale specifiche. Come caso esemplare prende spesso la religione ed in particolare il creazionismo, ma se si è familiari con il mondo delle bufale, si riconoscono effettivamente gli stessi schemi in ognuna di esse. La “carta del mistero” (con tanto di aforisma shakespeariano stra-abusato), il “ma quadra!”, l’accumulo dei racconti, la pseudo-profondità…

E’ yun lavoro più filosofico e retorico che psicologico, con la spiegazione e l’elencazione di vari trucchi utilizzati da oratori e predicatori per vincere la razionalità nell’ascoltatore. Con pazienza e scorrevolezza, Law mostra tutte le contraddizioni logiche e concettuali che questi insidiosi espedienti nascondono sotto la loro maschera di ragionevolezza.
Espedienti e trappole in cui spesso cadiamo tutti, sia in buona fede che per manifesta ipocrisia, perchè la nostra mente, di tutti noi, rimane, malgrado tutti gli sforzi che possiamo fare, permeabile alle cazzate.
Esserne coscienti però, può essere il primo passo per rimettere un po’ in ordine la propria onestà intellettuale. E questo libro può essere un buon punto di partenza.

Alex Grigio

DESCRIZIONE

Un numero impressionante di persone si nutre di credenze assurde e ridicole. Perché? Perché chiunque può finire per crederci. Astrologia, sensitivi, profezie di Nostradamus… pensate che basti essere persone istruite e acculturate per restarne alla larga? La risposta è un sonoro “no”. Esistono infatti molti trucchi retorici che possono trasformare un insieme di idee in una trappola psicologica, nella quale si è invogliati a entrare ma dalla quale è poi quasi impossibile uscire. Anche se non lo pensate, anche voi siete vulnerabili a credenze irragionevoli, ed è per questo che dovete dotarvi di difese immunitarie adeguate. Questo libro non si limita a mostrarvi quali meccanismi vi possono intrappolare, ma anche quali strategie dovete adottare per riconoscerli e rifiutarli.

Le tre parole che cambiarono il mondo – Marc Augé #MarcAugé

Marc Augè, il noto antropologo francese noto per le sue riflessioni sui “non luoghi” e cioè luoghi attraversati da persone in transito, e privi apparentemente di un proprio specifico senso e carattere, ha scritto anche brevi prove narrative definibili come etnofiction.
“Le tre parole che cambiarono il mondo” sono, precisamente, queste: “Dio non esiste”. L’autore immagina siano pronunciate da papa Bergoglio il 1° aprile del 2018 dal balcone di Piazza San Pietro durante la benedizione urbi et orbi.
È l’inizio di una settimana folle, che incendierà il pianeta e farà piazza pulita di ogni sentimento religioso. L’idea di base del libro è sicuramente affascinante e molto provocatoria. Cosa succederebbe se un giorno il papa uscisse alla finestra e dicesse che Dio non esiste? Le conseguenze socio-politiche a livello mondiale sarebbero molteplici e gravissime, e Augé cerca di darne un quadro il più possibile completo, forse non riuscendoci completamente, è un libro veramente breve, appena 94 pagine.

Consigliato, una ventata di fresco laicismo in un mondo attraversato nei secoli dall’infinita e tragica stupidità del fanatismo religioso.

Renato Graziano

DESCRIZIONE

Il giorno di Pasqua del 2018, durante il tradizionale di‌scorso urbi et orbi, il papa, dopo un lungo silenzio, esclama a gran voce: “Dio non esiste!”. Tre parole che gettano nello sconcerto cristiani, ebrei, musulmani, agnostici, atei, e scatenano uno tsunami nel mondo intero. È l’inizio di una settimana folle, che incendierà il pianeta e farà piazza pulita di ogni sentimento religioso.
Ma che cosa ha spinto il sommo pontefice a un intervento così intempestivo?
In tempi di massacri nel nome della religione, questa favola contemporanea, visionaria e insolente, che tiene il lettore con il fiato sospeso, lascia trasparire gli accenti di una fede illuministica nella ragione: forse, senza la violenza che a volte il sentimento religioso comporta, la fratellanza tra gli esseri umani non sarebbe più un’utopia.