Quel che si vede da qui – Mariana Leky #MarianaLeky #KellerEditore

Questo è il libro più bello letto nel 2021!

Ok, va bene, al momento è anche l’unico, considerazione esatta. Però che meraviglia poter inaugurare l’anno di letture in questo modo. Nel modo che piace a me, con quel tipo di storia che sa abbracciarmi e portarmi via.Ogni tanto Selma sogna un okapi, e quando Selma sogna un okapi significa che qualcuno morirà. Nessuno può sapere chi sarà, le premonizioni di Selma non sono precise. L’unica cosa certa è che nel giro di 24 ore qualcuno non sarà più in vita.

La storia parte da qui e a raccontarla è Luise, la nipotina di Selma. Luise ci introduce in una minuscolo paese nel Westerwald, in Germania. Qui vive una comunità di personaggi incantevoli e indimenticabili: il piccolo Martin che vuole diventare sollevatore di pesi perché ha quel peso grande grande che non riesce a sollevare, quel suo papà sempre ubriaco e violento. C’è l’ottico, da sempre innamorato di Selma, con le sue lettere incompiute e le voci che lo perseguitano. C’è Elsbeth che ha mille colori e un rimedio magico per tutto ma non per la morte. C’è la mamma, sempre in ritardo e con una domanda sempre in sospeso. C’è il papà, in giro per il mondo e c’è Alaska, cane gigantesco e immortale, con la sua gioia di vivere che nasce dal non sapere di rappresentare un immenso dolore. C’è Marlies-la-Triste, scorbutica, inaccessibile, sola. E poi c’è Selma. Selma che è il centro di tutto “Lunga come una pertica e decrepita come il cucco. Mi sembrava così alta che credevo potesse vedere ben oltre il paese vicino, e così decrepita che credevo avesse contribuito alla creazione del mondo.”

La storia ci parla di vita e di morte, di dolore e del modo in cui ognuno cerca di affrontarlo con le proprie risorse che a volte sembrano assurde ma in realtà sono magiche. Perché chi può giudicare il modo in cui si affronta un dolore? È una storia delicata, tenera, allegra e spensierata come una fiaba e a volte infinitamente triste e dolorosa. Come lo è la vita. Il libro è diviso in tre parti. La parte centrale, quella che ci racconta di un nuovo ospite arrivato da lontano, è a mio parere un po’ meno convincente. Ma la prima e l’ultima parte mi sono sembrate magnifiche e il libro è finito troppo in fretta. Un libro che ti mostra un nido sicuro dove trovare consolazione finisce sempre troppo in fretta.Grazie di cuore a Mario Motta per averlo segnalato.

“Non è il peso della pietra. È il motivo per cui la sollevi.”

Anna Massimino

Quel che si vede da qui – Mariana Leky

Trad. Scilla Forti

Editore: Keller Collana: Passi

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