Libro corto, veloce e gradevole, per appassionati di rock e vecchi con nostalgia (come me insomma). Storia di un gruppo rock femminile in stato di grazia che parte per fare un concorso che avrebbe dovuto cambiare la vita di tutte, road-book dove i commenti alle canzoni sentite alla radio sono la cosa più divertente, ma solo per nerd del rock (come me insomma), la colonna sonora sono i brani dell’epoca, passati sempre con lo stereo acceso su qualche emozione da vivere e da rivivere, tra Radio Popolare e Rete 105, il festival di Sanremo o i Pooh, Mino Reitano, i Ricchi e Poveri, Massimo Ranieri, e poi la Nannini, il primo Battiato, il Sabato italiano di Sergio Caputo. Un libro che avrebbe potuto scrivere qualunque recensore o scrittore più o meno professionale di rock (come me insomma), o qualunque musicista in grado di tenere in mano anche una penna, ma mi ha divertito.
Per sempre giovane è la storia del viaggio di una band di sole ragazze, ambientato tra gli anni ’70 e gli anni ’80. Per noi quarantenni sembra ieri, è vero, ma è davvero una voragine temporale. Il racconto di un viaggio di formazione che scorre su due piani, quello fisico e quello interiore, che diviene temporale, dal presente di donne adulte a un passato “mitico” di ragazze che dalla vita si aspettavano altro, ma senza rimpianti o piagnistei, perchè in fondo la vita, l’ha detto Lennon, ti succede mentre ti affanni a progettarla.
Nicola Gervasini