Una storia vera, bellissima, mai raccontata. La storia della donna che ha consegnato al mondo l’arte di Van Gogh.
Fulminato in una giornata. Davvero un bel libro, scritto da un giornalista poeta, e si sente. Veloce, efficace. Uno stile essenziale per raccontare alcuni anni di vita di una grande donna, la moglie di Theo Van Gogh. Un viaggio bellissimo tra Parigi e l’Olanda nella seconda metà dell’Ottocento in compagnia di Johanna Van Gogh-Bonger, che prima accudisce il marito e lo accompagna al compimento del suo destino, ineluttabile e misterioso, poi cresce il figlioletto Vincent tra le difficoltà di una vedovanza precoce e lo stupore di trovarsi tra le mani una ricchezza inaudita. Perché Vincent Van Gogh, è pittore, ma “ogni pennellata ha, dietro di sé, il sostegno di un linguaggio” e ne sono testimonianza le innumerevoli lettere scritte al fratello. Johanna, vive tra queste lettere e le tele, ne percepisce il fascino magnetico e, mentre il mondo dice “no” al pittore mistico, pazzo e donnaiolo, lei lavora “per l’infinito” come faceva Vincent.
Perciò vale davvero la pena conoscerla. Donne fatevi avanti, questo libro è innanzitutto per noi. Ed è una lettura gustosa e sognante.
Barbara Facciotto