“Gli attori indiani – dicevano- sono i migliori del mondo, perchè gli indiani sanno come gridare dagli occhi”. Quel cuoco di bancarella di una strada secondaria mi guardava, con quegli occhi che gridavano, e quello sguardo di odio e disperazione mi fermò con la stessa fermezza che avrebbe impiegato se avesse premuto una mano contro il mio petto. Non mi potevo muovere. Nei miei stessi occhi c’erano parole: Mi dispiace. Mi dispiace che tu debba fare questo lavoro ingrato, mi dispiace che il tuo mondo, la tua vita, siano così soffocanti, cupi e dimenticati, mi dispiace di essere qui a ficcare il naso.
Shantaram – Gregory David Roberts