La strega – Camilla Lackberg #CamillaLackberg #recensione

Mi piacciono molto i libri della Lackberg, le sue storie sempre tanto quotidiane e per questo ancora più inquietanti!
Il romanzo si sviluppa raccontando tre storie parallele.
La prima si svolge alla fine del 1600 e ci parla della bella Elin e del suo triste destino.
La seconda ha come protagonista Stella, una bimba di quattro anni trovata morta in uno stagno, i sospetti della sua colpevolezza ricadono su Marie ed Hellen, due tredicenni che si erano prese cura della bambina nelle sue ultime ore di vita, che si dichiarano colpevoli e poi ritrattano.
Nella terza ritroviamo Marie che, diventata attrice famosa, ritorna a Fjallbacka per girare un film, e durante il suo soggiorno un’altra bambina scompare misteriosamente. Epilogo abbastanza scontato, dopo averci proposto svariate possibili soluzioni.

Credo che questo sia il libro della serie di Erica e Patrik che mi è piaciuto di più, ho trovato interessante l’intreccio e gli argomenti trattati, tra cui immigrazione, bullismo e omosessualità. I vari piani narrativi che si mescolano, la scomparsa di una bimba anni prima, caso mai risolto, ora una nuova scomparsa, e il riaffiorarsi di ricordi di un lontanissimo passato: la caccia alle streghe.
La paura dell’ignoto, del diverso, da sempre tira fuori il peggio delle persone, alimentando spesso un odio incontrollato.

Forse troppo lungo, un po’ slegato e con un finale inferiore alle aspettative, ma comunque lo consiglio, è una brava scrittrice, bei personaggi molto ben resi, ambientazione e avvenimenti intriganti.

“Solo che era così maledettamente difficile farsi piacere gli svedesi. Irradiavano diffidenza e lo guardavano come se fosse un essere inferiore. Non solo i razzisti. Con quelli era facile confrontarsi. Mostravano apertamente ciò che pensavano, e le loro parole rimbalzavano sulla pelle. Erano gli svedesi comuni quelli più difficili da affrontare. Quelli che in realtà erano brave persone, che si consideravano tolleranti, aperti. Quelli che leggevano della guerra nei giornali, che si rammaricavano di quanto fosse terribile, che donavano soldi alle organizzazioni umanitarie e vestiti per la raccolta di indumenti, ma che non si sarebbero mai sognati di ospitare un rifugiato in casa propria”.

Mariagrazia Aiani

Il viaggio meraviglioso di Nils Holgersson – Selma Lagerlöf #ragazzi

lagerlof_selma_il_viaggio_di_nils_holgersson

LIBRI PER L’INFANZIA

Un meraviglioso libro per ragazzi, scritto da una maestra elementare premio Nobel per la Letteratura nel 1909 (Selma Lagerlöf, svedese, la prima donna a ricevere il Nobel).
La Lagerlöf scrisse questa storia spinta dal desiderio di rendere lo studio della geografia qualcosa di gradevole e coinvolgente per i propri ragazzi. Si inventò un modo per condurli attraverso i territori della Svezia stimolando la loro curiosità, raccontando le regioni e la loro cultura, le tradizioni con un approccio fantasioso e riflessivo. Coniugando l’idea del volo, il bisogno di avventura, il rispetto per la natura, tante piccole storie quotidiane capaci di mettere in luce i valori fondanti del vivere sociale, questo piccolo romanzo traduce nella lingua delle fiabe la voce del maestro che insegna, accompagna, indica, cura, vieta, accudisce, comprende, stimola. Nils, un ragazzino stregato da un coboldo (folletto poco socievole e dispettoso) e ridotto a minuscole dimensioni, compiendo un viaggio straordinario in groppa a un papero e in compagnia di uno stormo di oche selvatiche, dovrà lottare per essere accolto dagli animali, per sopravvivere; dovrà usare l’ingegno per superare numerosi ostacoli; dovrà imparare ruoli, giochi di potere; dovrà re-imparare il senso della famiglia, il rispetto, la gioia nella solitudine, l’intelligenza e la conoscenza come strumenti di bene. La bellezza pervade Nils, soprannominato Pollicino dagli animali, senza che lui se ne renda conto; la durezza delle cose lo scuotono, lo mettono in discussione, ma non lo fermano; il grandangolo sul mondo lo ossigena, lo accresce, lo spoglia da molti limiti, acuisce la memoria buona delle radici.
Ci sono passaggi di una bellezza commovente: la natura nelle sue esplosioni descritta con una semplicità che ferma i colori, insinua i profumi; gli esseri umani fotografati nella sostanza, senza troppi orpelli; gli animali, ah, gli animali…
Consigliatissimo.

Rob Pulce Molteni