“Camerata Topolino, L’ideologia di Walt Disney” – Alessandro Barbera

camerata

Ecco a voi un metasaggio, la summa di tutti i saggi che hanno trattato la figura storico-politica di Walt Disney e dei personaggi disneyani come portatori di valori più o meno reazionari, chi ha detto cosa, chi ha scritto cosa, e via così, dopo un po’ ti perdi nel citazionismo e ti ricordi solo qualche assurdo pettegolezzo.
Alcune certezze vengono più volte ribadite nel libello (80 pagine più bibliografia): i saggisti di sinistra non capiscono niente, il Barbera invece ha sempre ragione; Disney era un fascista/nazista ma del filone nazismo magico, un nazi fricchettone insomma; Topolino prima era roosveltiano poi è diventato amico della polizia.

Per farla breve, questo libro è una sega mentale al quadrato. L’ho preso in biblioteca incuriosito dalla copertina mentre cercavo fonti per una ricerca su Tex; sarebbe stato certamente meglio leggere Tex.

Senza voto.

Diegoliano Z.

DESCRIZIONE

I personaggi di Walt Disney hanno accompagnato la vita di milioni di esseri umani con una forza di persuasione seconda solo a quella della Chiesa cattolica.Finalmente attraverso Topolino, la sua creatura più nota, potremo conoscere la vita e il pensiero del loro creatore.Un viaggio dalle incredibili sorprese. Il Disney pubblico era solo una maschera: non un supporter dell’american way of life, ma uno scomodo critico a stelle e strisce che, al pari di Ezra Pound, avrebbe gradito un’America diversa.Un uomo di destra che questo libro aiuta finalmente a decifrare in tutte le sue sfaccettature, dal “conservatorismo rivoluzionario” al “nazismo magico”.

 

Susan Cain – Quiet (Il potere degli introversi in un mondo che non sa smettere di parlare)

saggio che secondo me potrebbe potenzialmente trovare molti estimatori da queste parti.

in un mondo che premia gli estroversi (è più importante come si comunica rispetto ai contenuti), l’autrice analizza gli aspetti storici, psicologici e filosofici dell’introversione.

divertente e originale all’inizio (contro gli open space in ufficio, le riunioni di gruppo, le feste rumorose, ecc), un po’ noioso quando si esaurisce l’orgoglio dell’identificazione.

tutto ok, ma sembra un po’ forzata la chiave del siamo più sensibili, più intelligenti, più artisti.

scusate, ma ora devo allenarmi per il prossimo trenino di capodanno

Andrea Sartorati

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