Ethel e Ernst – Raymond Briggs #RaymondBriggs #RizzoliLizard

In questa intensa biografia disegnata, Raymond Briggs racconta la vita di due persone semplici: sua mamma e suo papà. Un uomo e una donna spaventati e incuriositi dai cambiamenti che li circondano, per sempre legati alla casa che ha protetto l’innocenza del loro amore.

Una graphic novel elegante. Raymond Briggs è un noto illustratore, costruttore di “case da vivere ed abitare” dove le case sono i suoi fumetti, le sue storie. In questa meravigliosa graphic novel racconta della sua famiglia, di quella casetta a Wimbledon Park dove i suoi genitori si trasferirono da sposini e abitarono fino alla loro morte. E la storia della famiglia attraversa gli anni della guerra e del dopoguerra, la rivoluzione dei costumi, le nuove mode, il telefono, l’arrivo della televisione. Teneramente Briggs racconta la vita dei suoi genitori e dipinge un ritratto storico della società inglese, legato alla casa che ha protetto l’innocenza del loro amore. Un libro che fa bene agli occhi e al cuore.

Barbara Facciotto

Questo è il romanzo di una casa, quella dell’ex cameriera Ethel e di suo marito, il lattaio Ernest. I due l’hanno voluta con tutto il cuore e nell’arco di una vita l’hanno curata con passione, nei minimi dettagli. In questo piccolo paradiso di mattoni hanno cresciuto loro figlio Raymond e hanno trascorso più di quarant’anni insieme, dal 1930 al 1971. Ma questa campana di vetro non li tiene all’oscuro di tutto quello che succede là fuori. La Seconda guerra mondiale, la rivoluzione dei costumi, le nuove mode, l’arrivo della televisione: le scosse del mondo riecheggiano nel salotto dei Briggs, e scuotono la loro serenità con esplosioni che lasciano il segno.

Traduttore: Leonardo Rizzi Editore Rizzoli Lizard

Anno edizione: 2020 In commercio dal: 5 maggio 2020 Pagine: 128 p., ill. , Brossura

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Dietro le quinte al museo – Kate Atkinson #KateAtkinson #romanzo #EditoreNord

Dietro le quinte al museo -Kate Atkinson

Traduttore: Margherita Giacobino
Editore: Nord
«Voglio una madre che faccia sogni diversi. Che sogni nuvole di gelato, arcobaleni di cristalli di zucchero, soli come carri d’oro zecchino che solcano il cielo… Bé, pazienza, è comunque l’inizio di una nuova era.»

Questo romanzo è stato l’esordio di Kate Atkinson (di cui vi consiglio di cuore Vita dopo vita e Un dio in rovina). Rispetto alle sue prove più mature si nota forse qualche lungaggine nell’ultimo terzo del libro e pochi momenti in cui il piacere dell’intreccio e di fare i nodi a tutti i fili prende la mano all’autrice, andando oltre la credibilità. Ma giuro, sono peccatucci veniali veniali. Atkinson ha umanità da vendere e sa sbozzare tanti e tali personaggi da far girare la testa. E basterebbe già questo. Quello che soprattutto ammiro in lei, però, è la rara capacità di gestire piani temporali in quantità, ordinando i vari andirivieni nel tempo in modo da far procedere il lettore nella conoscenza dei fatti. Una conoscenza mai lineare, che va chiudendo i buchi a poco a poco: è una costante in tutti i suoi libri. In questo romanzo, la stratificazione dei piani temporali è ottenuta narrando la vita di più donne, ciascuna protagonista di uno “strato”: il tempo della storia è quello di Ruby e la voce narrante ci porta con salti “quantici” avanti e indietro, di volta in volta o nella vita di sua mamma Bunty e della sua famiglia, o in quella della nonna Nell e dei suoi numerosi fratelli e sorelle o della sua bisnonna Alice (da cui tutto inizia). Con loro attraversiamo il principio del secolo, due guerre, gli anni Sessanta, Settanta e arriviamo fino agli anni Novanta. Tutte queste donne dipanano con le loro vite un preciso fil rouge (di insoddisfazione, anche disperante) che le rende uguali, ma si dimostrano in realtà così meravigliosamente diverse. Per me, è una lettura che vale davvero la pena (anche se al momento Vita dopo vita a mio parere è il suo migliore).

Mi chiamo Ruby. Sono un gioiello prezioso. Sono una goccia di sangue. Sono Ruby Lennox.

Paola Borgonovo