Una favola dei nostri tempi, un’ode straordinaria al potere del libro e dell’immaginazione.
La libreria Natsuki è un luogo speciale: un negozio polveroso e solitario, dove gli amanti della lettura possono trovare, tra le pagine dei grandi capolavori di tutto il mondo, un’oasi di pace, un rifugio lontano dal frastuono della quotidianità. Quando il proprietario, uomo colto e appassionato, muore improvvisamente, il nipote Rintaro, un ragazzino timido e introverso, eredita la libreria. Il nonno si è preso cura di lui dopo la morte di sua madre e, ora che è scomparso, Rintaro deve imparare a fare a meno della sua saggezza dolce e pacata. La libreria è sull’orlo del fallimento: un’eredità pesante per il ragazzo, anche perché i segnali dal mondo sono piuttosto scoraggianti: poca gente è davvero interessata alla lettura. Un giorno, mentre Rintaro si crogiola malinconico nel ricordo del nonno, entra in libreria un gatto parlante. Nonostante le iniziali perplessità del ragazzino, il gatto lo convince a partire per una missione molto speciale: salvare i libri dalla loro scomparsa.
Un libro sui libri. Un giovane orfano eredita una vecchia libreria dove un gatto magico parlante lo porta in una dimensione parallela a salvare i libri dalle grinfie di vari lettori “sbagliati”, dall’editore che pubblica solo ciò che vende, al lettore che li taglia e li riduce a sinossi per poterne leggere di più e vantarsene, a chi li legge non condividendo con nessuno il proprio viaggio. Stile da teen-story citazionista alla Murakami, è un libro molto carino e leggero, che lancia anche buone riflessioni alla domanda “come possiamo salvare i libri dal loro inesorabile declino?”.
Nicola Gervasini
Il gatto che voleva salvare i libri – Sosuke Natsukawa (Autore)
Bruno Forzan (Traduttore)
Mondadori, 2020