Sempre pronti (Always ready) è un graphic novel tenero e divertente, che racconta in forma romanzata l’estate trascorsa dall’autrice Vera Brosgol, allora ragazzina decenne, in un campeggio estivo di stampo boy-scout sovietico. La fumettista, di origini russe, viveva in America con la madre single e i due fratellini minori; i soldi non erano molti, ed era piuttosto difficile per lei integrarsi con le sue compagne di classe, che avevano maggiori disponibilità finanziarie, ed erano un poco snob come molte ragazzine americane (e non) sanno essere. Dopo l’ennesimo tentativo andato a vuoto di fare amicizia, Vera supplica quindi la madre di mandarla in un campeggio, come fanno d’altronde tutte le sue compagne di classe ogni estate, divise allegramente tra campi estivi a tema tennis o di arte, di recitazione o di ginnastica. Ma l’unico campeggio che la famiglia si può permettere, peraltro sovvenzionato in parte della parrocchia, è un campo boy scout per immigrati russi: Vera non lo sa ancora, ma non è un campo precisamente divertente.
Quindi, tra ragazzine più grandi non proprio bulle ma piuttosto sgradevoli, latrine che ricordano Calcutta (o il mai dimenticato cessetto di Trainspotting), inni e conversazione in russo in aggiunta alle consuete amenità di un campeggio nei boschi (insetti, sanguisughe, insetti, cibo malloppone, insetti, polvere, insetti e bestioline di vario genere) Vera avrò il suo bel da fare a non scoraggiarsi. Ma gli amici, si sa, a volte spuntano anche in mezzo a posti impensabili.
E’ un libro veramente ben disegnato, lei ha un tratto davvero felice secondo me; un po’ triste e un po’ allegro, e direi anche abbastanza realista. Consigliato a ragazzini, ragazzine e genitori vari.
Lorenza Inquisition