La scatola a forma di cuore – Joe Hill #recensione #JoeHill

Una ghost story in versione noir che procede con numerosi colpi di scena, sino allo scioglimento finale, con qualche strizzamento d’occhio al mito di Orfeo e Euridice e una versione “spiritica” dell’eterna lotta tra bene e male.

Il titolo ci suggerisce che la musica, soprattutto un certo tipo di musica che va dal rock al metal più duro, avrà una parte importante in questo romanzo e l’aspettativa viene pienamente soddisfatta fin dall’inizio: Jude, il nostro protagonista, è una ricchissima rockstar di mezza età, stella di un gruppo metal e collezionista di oggetti strani ed orrorifici, passione che metterà lui e la sua fidanzata “del momento”, Georgia, nei guai.
La trama scorre veloce tenendo il lettore sempre sul filo di lana, ma sono proprio le personalità e la caratterizzazione dei protagonisti a dare il tocco in più al romanzo: riusciamo ad immaginarceli perfettamente.
Capiamo la rabbia che ha portato Jude a scegliere un certo tipo di espressione musicale, e la voglia di rivalsa che ne ha fatto una stella. Riusciamo a vederlo e immaginarcelo, anche adesso che ha passato la cinquantina e il gruppo non esiste più, è ancora un duro, ha ancora fascino e carisma e tutti i suoi demoni interiori.
Georgia sembra inizialmente la solita ragazza giovane stregata dal divo agèe, ma con il procedere delle pagine ci stupirà per la sua forza, la limpidezza dei suoi sentimenti e il coraggio di ricominciare a vivere davvero nonostante un passato davvero tormentato.
Oltre a loro ci sono i mostri e i fantasmi, quelli che sono reali e a volte vincono (cit.) e fanno davvero paura. In questo Joe Hill ha avuto il migliore dei maestri, e ha saputo farne tesoro.
Un bel romanzo, da leggere d’un fiato.

Loretta Briscione

La bolla d’oro – Sergio Valzania #sergiovalzania #sellerio

Il professor Bosconi, specialista di cose bizantine, svanisce nel nulla, nelle tappe di una trasferta negli archivi dei monasteri ortodossi del Monte Athos. Si stava occupando di verificare l’autenticità di una preziosa crisobolla, sigillo aureo dell’impero bizantino, per conto di un grosso istituto bancario. L’intraprendente Teresa Nitti, «una che risolve problemi», affida al suo vecchio compagno di studi Carlo Donna l’incarico di ritrovarlo. Inizia così il viaggio-ricerca di Carlo alla scoperta dell’universo chiuso e infinito dei monaci barbuti che abitano quei luoghi.
 

L’autore è un poliedrico uomo di cultura dalle molteplici professioni (storico, giornalista, autore radiotelevisivo e a lungo direttore della benemerita RADIORAI, così migliore a parer mio della RAI televisiva degli ultimi anni).

E’ anche un grande viaggiatore e questo piccolo libro SELLERIO nasce da una sua visita al monte Athos in Grecia. Il libro si apre con la notizia che un istituto bancario ha deciso per i suoi investimenti l’acquisto della Bolla d’oro di Alessio Comneno III, uno di quei documenti con cui, nell’antica Bisanzio, la Cancelleria trasmetteva, con l’aureo sigillo, i decreti imperiali. Sorge, naturalmente, una questione di autenticità, perché queste carte erano nell’Ottocento facilmente falsificate, e la perizia è affidata ai due massimi esperti del settore, il professor Celletti e il timido Bosconi, suo allievo. I due danno pareri opposti e, a complicare l’operazione, il secondo dei due svanisce nel nulla, nelle tappe di una trasferta negli archivi dei monasteri ortodossi del Monte Athos. L’intraprendente Teresa Nitti, donna d’affari che si autodefinisce «una che risolve problemi», è incaricata della ricerca; la signora si rivolge, perché indaghi nelle tracce della scomparsa, al suo vecchio compagno di studi Carlo Donna, che sarà il protagonista della vicenda (alter-ego dell’autore).

L’espediente narrativo consente un vagabondaggio di 5 giorni su e giù per le pendici del monte sacro, tra i monasteri ortodossi incasellati nella magnifica natura e nei colori del mare greco. Le note di viaggio nascono dagli incontri con i monaci, con leggende, tradizioni, reliquie e riti che conferiscono un fascino particolare al resoconto, arricchito da alcune litografie dei monasteri più importanti che sono inserite nel testo, il fascino di luoghi che portano incisa nella materia una spiritualità altrove perduta.

Alla fine, dietro al mistero, si svelerà una truce cospirazione ma il romanzo ha anche una trama più profonda da comunicare: il viaggio-ricerca di Carlo, la sua scoperta dell’universo chiuso e infinito dei monaci barbuti che abitano i luoghi a precipizio sul mare protetti dai millenni. Insomma, per me che sono un fan della casa editrice siciliana un altro gioiellino da gustare come un cannolo!!!

Renato Graziano