Libro n•31, un libro fotografico
Consigliato da un amico, e meno male perché non avevo idee per questa categoria, un libro dessert, perfetto per tirarsi su di morale.
“Il mondo moderno, urbanizzato, è castrante, con tutte le sue regole e le sue leggi. Soltanto nella natura ritroviamo un po’ di libertà” con queste parole Salgado chiude il suo libro- intervista che ripercorre le tappe dei suoi reportage e del senso della sua carriera. Nato come figlio di un contadino, istruito per diventare economista, poi economista e statista nei paesi in via di sviluppo e infine fotografo, Salgado cerca un senso nelle umane vicende e le racconta tramite la macchina fotografica. In realtà però è fuori dall’uomo che trova un modo per dare coerenza all’insieme degli eventi della vita. Le storie raccontate da Salgado sono in bianco e nero perché : “quando guardiamo un’immagine in bianco e nero, questa entra a far parte di noi, la assimiliamo e inconsciamente la coloriamo”.
Uomo, cosmo, natura, dialettica e azione storica: Salgado racconta il mondo nelle sue categorie e applica la teoria evoluzionistica nelle scienze sociali da darwinista convinto.
Ci sono molte ragioni per apprezzare Salgado, magari ognuno ne scopre di sue, a me è piaciuto perché molto schietto e onesto nelle sue intenzioni.
Stefano Lilliu
Dalla mia Terra alla Terra è il primo libro che raccoglie le riflessioni scritte in prima persona da Sebastião Salgado: un lungo racconto orientato alla sensibilità ecologica del fotografo brasiliano in cui descrive la realizzazione dell’Instituto Terra in Brasile e il suo percorso di uomo e testimone del nostro tempo. Dopo Ferdinando Scianna e Mario Calabresi, la collana “In parole” si arrichisce di un’altra voce autorevole, protagonista della fotografia a livello internazionale, rivelando così al pubblico lo scrittore Salgado, capace di trascinare il lettore con una prosa coinvolgente, in paesi lontani che sono territori di immensa bellezza ma anche di profonde ingiustizie.