Zweig scrisse la novella degli scacchi nel 1941 poco prima del suo suicidio avvenuto in Brasile dove si era rifugiato per sfuggire al nazismo. Novella degli scacchi (Schachnovelle, 1941) è il suo ultimo racconto, l’autore si ispirò ai suoi ultimi giorni di vita a Petrópolis (Brasile), dove, esule, aveva quasi come unica distrazione una scacchiera.
Il racconto di svolge su una nave che va da NY a Buenos Aires, dove durante il viaggio alcuni appassionati di scacchi sfidano a una serie di partite un passeggero, campione mondiale. L’atmosfera è tesa, e Zweig è un maestro nel costruire un clima di attesa, suspense, mistero.
L’impianto della novella è magistrale, l’autore crea delle geometrie che si incastrano alla perfezione. Attorno a una scacchiera si incontrano i personaggi, ognuno con la propria storia che viene raccontata e allacciata al gioco degli scacchi. Una struttura complessa piena di intrecci ma che si dipana chiaramente.
Il nazismo incalza e la scacchiera sembra quasi voglia diventare un rifugio all’orrore imminente.
Ve lo consiglio di cuore.
Raffaella Giatti