Una serie di dialoghi folgoranti, irresistibilmente comici, che tessono il racconto di un’intera vita, anzi due: quella di un figlio e di sua madre, dall’infanzia fino a oggi. Con grazia estrema, ma senza sconti, Francesco Abate ha scritto la tragicommedia del rapporto sentimentale piú dolce e ingarbugliato di tutti.
Per chi come me ha un rapporto un po’ “complicato” con la mamma. Tempo fa avrei detto “amaramente divertente”, adesso direi “teneramente divertente” perchè crescendo si impara a perdonare le mamme, anche quando sono così “naif”. Brevissimo. Si legge in un battito di ciglia. Proprio carino.
Francesca O.
DESCRIZIONE
È «maoista» ma va in chiesa, è devota al marito ma non rinuncia al collettivo femminista. Per merenda ti propina la solita rosetta con margarina e zucchero, ed è convinta che due colpi di battipanni ben assestati sul sedere non possano che temprarti il carattere. Insegna in una scuola di periferia e fa il bagno al mare anche in dicembre. Se le chiedi perché, ti risponde: lo so io. Se le racconti una cosa, ti risponde: lo so già. È la mamma di Francesco. Nato come una serie social a episodi, questo libro mette in scena una giocosa, inarrestabile dialettica tra madre e figlio che, tra una risata e l’altra, ci commuove.
– Devo chiedere al Signore perché mi ha dato te e non il figlio di signora Castía.
– E cos’ha lui piú di me?
– È morto.
Inflessibile, caustica, cinica e generosa, frivola e dolente: la mamma di Francesco ha sempre l’ultima parola. Proprio come tua madre. E proprio come la tua arriva dritta al cuore.