Due libri con copertine molto simili

Libri letti per la Disfida alle voci 35 e 36: due libri con copertine molto simili

Copertina di Stephen Wallis/Photonica/Getty Images

Trovo che in entrambi i casi la scelta di questa foto, che trovo molto bella ed evocativa, sia stata azzeccata.

Ogni contatto lascia una traccia di Elanor Dymott trad. Eva Kampmann Einaudi 2013

Dieci anni dopo l’estate che passarono insieme al college Alex e Rachel si rincontrano al matrimonio del miglior amico di Alex, e non si lasciano più arrivando in breve a sposarsi. Alex, voce narrante, non ha mai dimenticato quella storia giovanile e non ha nessun dubbio sul loro ritrovato amore e soprattutto su Rachel. Durante una visita ad Oxford al vecchio professore di letteratura, Rachel viene uccisa e il primo indiziato è proprio Alex, che viene presto rilasciato per mancanza di indizi. Ma Alex non riesce ad accettare il suo lutto e quando Harry, il vecchio professore, lo invita per raccontargli le sue deduzioni, sulla base di vecchi fatti che erano stati tenuti segreti, non sa se credergli o abbandonarsi al dolore. Una storia che ci interroga su quanto conosciamo veramente gli altri, anche quelli più vicini a noi, e su come il racconto dei fatti sia sempre soggetto alle interpretazioni individuali.

Commoventi i passi in cui Alex ricorda le piccole cose che rendevano unico il loro rapporto, anche se ho trovato lo svolgimento un po’ troppo farraginoso cosa che rende la lettura impegnativa.

È stata una vertigine – Maurizio Maggiani Feltrinelli 2002

Tredici “pezzi”, suonati o cantati con la voce dell’emozione, tredici brani il cui tema conduttore è l’amore. L’amore che si fa, che sfa, che strugge e che distrugge. L’amore coniugale, quello che dura e quello che non dura, l’amore detto, cantato, raccontato. Di episodio in episodio viene modellandosi un mondo interiore compromesso dall’amore, dall’assenza dell’amore, dalla meraviglia dell’amore. E su ogni piccolo evento passano le note di una canzone.

Tredici racconti sull’amore nelle diverse declinazioni, con le gioie e le paure, e con i ricordi della quotidianità che riscaldano il cuore anche a distanza di anni. Racconti di persone comuni, di vite che nell’unicità dei sentimenti diventano poesia, anche quando non reggono la profondità del sentimento e scappano. O quando l’incontro non è all’altezza delle aspettative decretando la fine del rapporto prima ancora che inizi. Per quanto brevi questi racconti hanno bisogno di tempo, devono essere centellinati per poter svelare il mistero che ognuno di essi racchiude.

Rosangela Usai

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Venerdì giallo: Il serpente maiuscolo – Pierre Lemaitre #PierreLemaitre #Mondadori

In questo gustoso e cattivissimo gioco al massacro in puro stile Tarantino, Pierre Lemaitre dà il meglio di sé con il suo spirito caustico, brillante e impietoso. Scritto nel 1985 e inedito, Il serpente maiuscolo è il suo primo noir e, nelle sue intenzioni, l’ultimo che pubblicherà e con il quale desidera dare l’addio al genere.

Primo noir scritto nel 1985 da Pierre Lemaitre e pubblicato solo ora, nelle intenzioni dell’autore dovrebbe essere anche il suo ultimo “di genere”.

Protagonista è Mathilde, anni 63, vedova sovrappeso che vive sola col suo dalmata Ludo: combattente della Resistenza, in realtà dietro la sua aria innocua si nasconde un sicario. È sempre stata perfetta, non ha mai sbagliato un colpo, ma ultimamente non tutto funziona a meraviglia: sbaglia bersaglio, dimentica di disfarsi delle armi, vede offese e fastidi ovunque reagendo di conseguenza. Solo l’ ispettore Vassiliev inizia ad avere sospetti.

L’ autore si diverte parecchio a “scombinare il genere”, creando un noir atipico che si legge con molto piacere e con un bellissimo e malinconico finale. La scrittura è ineccepibile come sempre, tuttavia lo preferisco nei suoi romanzi storici. Da leggere.

Silvana Battaglioli

di Pierre Lemaitre (Autore) Elena Cappellini (Traduttore)

Mondadori, 2022

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