Antonio Manzini, Non è stagione

amelia

il terzo volume con le avventure del commissario – vicequestore, si dice vicequestore! – schiavone conferma che dalla penna di manzini è uscito proprio un bel personaggio.

le clarks, il rito laico di una canna per schiarirsi le idee, la benevola insofferenza per una città ordinata e rispettosa delle regole come aosta, la battuta sempre pronta e un atteggiamento cazzaro tratteggiano un protagonista con cui è difficile non entrare in sintonia.

se come giallo l’episodio centrale della serie (“la costola di adamo”) rimane superiore, qui c’è un discreto colpo di scena finale che apre la strada sia ad un probabilissimo seguito, forse in un’altra sede lavorativa, che ad una prossima chiarezza sul passato comunque non limpidissimo del nostro ispettore.

fra tanti noir scritti con lo stampino e il pilota automatico inserito, questa trilogia ha il merito di portare un po’ di aria fresca. al lettore il compito di capire se pura come quella del capoluogo valdostano.

Andrea Sartorati

Antonio Manzini, La costola di Adamo e Non è stagione.

Finiti i due altri libri  di Manzini con protagonista l’ispettore (anzi vicequestore) Rocco Schiavone. Molto meglio del primo (Pista nera), che in effetti sconsiglio se non avete tempo da perdere. Tanto poi nel secondo e nel terzo come in ogni serie gialla che si rispetti vengono presentati con dovizia di particolari comprimari, episodi pregressi e passato del protagonista.

La-costola-di-adamo

La costola di Adamo non è un gran giallo, se con questa definizione si intende arrivare a capire col botto e sorpresone finale il colpevole, perchè quello si intuisce abbastanza in fretta. Però è scritto benino, i personaggi sono resi bene, meno macchiette e più umanità. E il protagonista cresce bene, comincia a uscire dalle pagine, è carismatico, cinico e provato dalla vita il giusto per inserirsi nel filone dei detective maledetti d’oltreoceano (ovviamente al massimo può essere un cugino di campagna di Marlowe, ma non si fanno confronti, è giusto per inquadrarlo).

“Come se non lo sapessi. Ma mi manca la forza. E forse anche la voglia. Ci vuole una forza bestiale. Non è detto che uno ce la debba avere. Non è detto che uno è capace a tirarsene fuori. Ci sto con tutte le scarpe”.

non è stagione

Non è stagione è il terzo libro in ordine cronologico di questa serie, uscito quest’anno, sicuramente non sarà l’ultimo perchè termina con un colpo di scena che andrà a essere la base del prossimo romanzo.

E’ il più maturo dei tre, a mio parere, scritto meglio, sempre meno commedia all’italiana e più approfondimento psicologico. E’ quello che mi è piaciuto di più, e lo consiglio. Piacevole, non è alta letteratura gialla ma si legge molto volentieri.

Inquisition