Andrzej Kuśniewicz, Lezione di lingua morta

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Andrzej Kuśniewicz – Lezione di lingua morta
Autore polacco molto quotato in patria, libro del 1983, innamorato dei particolari e delle descrizioni, libro interessante anche se la storia è un po’ faticosa e poco avvincente se non amate anche le storie di guerra (un generale in Russia scandaglia paesi devastati alla ricerca di opere d’arte abbandonate). Più bravo lo scrittore di quanto sia buono il libro direi.

Nicola Gervasini

Andrzej Kuśniewicz su amazon

Sinossi su Sellerio: Dopo i quattro romanzi tradotti in francese e i due (Il re delle due Sicilie e questo che nella stessa collana lo segue) tradotti in italiano, si può senza azzardo affermare che Andrzej Kusniewicz è il più grande scrittore di cui si abbia avuto rivelazione in questi ultimi anni. E benché il suo «caso» sia rimasto in Italia, dopo la pubblicazione del primo romanzo, in una cerchia ristretta di attenzione, di affezione, di entusiasmo, non c’è dubbio che troverà, con questo libro e con gli altri che presto saranno pubblicati, un’ampiezza e una risonanza paragonabili a quelle di Joseph Roth, alla cui stessa area (l’impero austriaco) ed aere («il crepuscolo di un mondo») i libri di Kusniewicz si appartengono. Solo che il gioco di Kusniewicz è tanto più sottile e complesso, tanto più labirintico; e di un incanto che non viene soltanto dal crepuscolo e dalla nostalgia, ma dall’intessere il tempo – ritrovato al momento in cui più luminoso e fragile sta per perdersi – con un ardimento e una sensualità impareggiabili.

Di Andrzej Kuśniewicz (1904-1993), polacco di Galizia, questa casa editrice ha pubblicato: Il re delle due Sicilie (1981), Vetrate (1988), Assenza di gravità (1990), Conversione (1995).

Nicola Lagioia – La ferocia

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Ho finito un romanzo italiano finalmente soddisfacente. Lagioia magari sarà un po’ verboso e spesso si perde nei meandri delle menti dei suoi personaggi. Ma alla fine è quello che gli interessa: dietro la storia di una famiglia di costruttori edili di Bari corrotti e che devastano il Gargano con costruzioni e rifiuti tossici, dietro il mistero della morte della rampolla di famiglia, Lagioia è interessato alle dinamiche psicologiche che muovono personaggi spesso umani e contraddittori nelle maglie di una esistenza marcia e corrotta negli affetti e nella vita sociale…dietro la descrizione della nuova ricchezza pugliese, ovviamente impietosa….direi un 7/8

Nicola Gervasini

Descrizione:

Clara è magnetica. Illumina le stanze in cui entra o le oscura, a seconda della tempesta che l’accompagna. L’ultima volta che l’hanno vista viva, camminava nuda nel centro della statale Bari-Taranto. Questa è la storia di due giovinezze, una famiglia, una città, delle colpe dei padri annidate nella debolezza dei figli, di un mondo dove il denaro può aggiustare ogni cosa fino all’attimo preciso in cui è già troppo tardi. Al centro c’è un corpo di donna chiuso nello sguardo di tutti quelli che hanno creduto di poterlo possedere, e intorno l’abissale cruenta vanità del potere. Mobile e intenso, La ferocia è un libro che costruisce un mondo – il nostro.