Don Winslow – Il potere del cane #donwinslow

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E’ il primo libro di Winslow che leggo e ne esco soddisfatto, lamento una eccessiva lunghezza forse , alla fine l’inseguimento “a vita” tra rivali, con i consueti oscuri confini tra bene o male (qui è tutto male, anche il bene) perde un po’ di ritmo, ma la vicenda è ben costruita soprattutto nella prima parte, davvero brillante..insomma, è la same old story di spacciatori del border messicano, ma a raccontarla così piace sentirla ancora una volta..sicuramente l’avevano letto i creatori di Breaking Bad.

Nicola Gervasini

Art Keller è un poliziotto ambizioso, con una mentalità da crociato, deciso a combattere in prima fila la guerra che gli Stati Uniti hanno lanciato contro il traffico internazionale di droga. Miguel Angel Barrera è il boss della Federación, il cartello che riunisce tutti i narcos messicani, e i suoi nipoti, Adàn e Raùl, smaniano all’idea di ereditarne l’impero. Nora Hayden, dopo un’adolescenza complicata, è diventata una prostituta d’alto bordo, sempre in bilico tra il cinismo più spinto e un insolito senso morale. Padre Parada è un sacerdote nato e cresciuto in mezzo al popolo, potente quanto incorruttibile. Sean Callan è un ragazzo irlandese di Hell’s Kitchen che si è trasformato quasi per caso in un killer spietato, al soldo della mafia. Sono tutti, in modo diverso, coinvolti nel mondo feroce del narcotraffico messicano: una guerra senza esclusione di colpi, che coinvolge sicari senza scrupoli e politicanti corrotti, i servizi segreti americani e la mafia, tra inganni, tradimenti, vendette spietate. Una guerra dove non esiste innocenza possibile, e dove è sempre in agguato, pronto a esplodere, il male assoluto: quella demoniaca crudeltà di uomini e cose cui una millenaria tradizione ha saputo dare un solo nome, evocativo quanto misterioso. Il potere del cane.

La Tenerezza dei Lupi – Stef Penney

tenerezza

Io purtroppo in questo autunno ho rallentato molto il ritmo di lettura per vari motivi…intanto ho finito questo, La Tenerezza dei Lupi di Stef Penney, esordio decantato, pluripremiato e molto publicizzato ai tempi, devo dire che speravo qualcosa di più. Bella la storia, l’ambientazione nel mondo dei trapper del nord america, potrebbe essere la trama di un albo di Ken Parker, ma si poteva cavare molto di più dai personaggi e dalle loro storie…e come autrice non mi sembra che abbia particolari guizzi, forse la storia non era la più adatta per i tratteggi al femminile che paiono comunque essere il principale interesse dell’autrice…la noia ogni tanto subentra insomma, e immagino solo Lansdale con lo stesso plot come avrebbe tenuti tutti inchiodati, magari con più superficialità su certi aspetti, ma con più incisività.

Nicola Gervasini