Il senso della lotta – Nicola Ravera Rafele

ravera

Ciao a tutti,
il 19 Gennaio esce in libreria questo libro che definirei avvincente, misterioso, pieno di colpi di scena, trascinante.
Ci tengo a consigliarvelo perchè avendo avuto il privilegio di leggere la bozza vorrei condividere con voi il turbine di emozioni che mi ha suscitato e soprattutto una sensazione che immagino ognuno di voi prova in certe occasioni: avete presente il non riuscire a staccarsi dali libro per arrivare al finale?
Bhe questo è IL SENSO DELLA LOTTA, edito da Fandango Libri. Consigliato!

Camilla Rossi

DESCRIZIONE

Nei giorni dispari della settimana Tommaso va a correre. Allena il fiato, svuota la mente. A trentasette anni ha un contratto a tempo nella redazione romana del Corriere della Sera, una fidanzata esigente, e una zia, Diana, della consistenza di una quercia, che l’ha cresciuto da quando, nel 1983, suo padre l’ha lasciato lì, davanti a casa, prima di scomparire nel nulla, nel bel mezzo di un temporale estivo. Già, perché i suoi genitori, Michele Musso e Alice Rosato, da quelle poche informazioni che ha, sono morti in un incidente, ed erano terroristi. A trentasette anni Tommaso è riuscito a costruirsi una vita normale, a non pensare più al suo tormentato passato. Ma quando una mattina il respiro gli s’ingolfa, e un dottore, diagnosticandogli un attacco di panico, gli chiede se sia figlio di quel Michele Musso, che lui ha incontrato a Grenoble nell’84, qualcosa si rompe, come uno strappo in una rete. Perché quella data fa tanto rumore? Quante versioni esistono della stessa cosa? In quale punto puoi ricucirle insieme senza sentire troppo male? Con la mano ferma di chi conduce un’inchiesta e l’eleganza espressiva di chi sa come raccontarla, Nicola Ravera Rafele compone un’opera sinfonica per restituire una vicenda familiare che comincia nel 1969 e arriva fino ai giorni nostri. Romanzo borghese, noir letterario, j’accuse generazionale, “Il senso della lotta” è un libro sul presente che fa i conti con il passato, una storia in cui la ricerca della verità ha un prezzo così alto che alla fine sarà difficile separare la salvezza dalla distruzione.

Noli me tangere – Andrea Camilleri #AndreaCamilleri

noli

Forse voglio dare interpretazioni personali a questo libro, ma non è questo il bello di essere lettori?
Libro breve, delicato e sfuggente come solo Camilleri sa essere, tratta del percorso di una donna impossibile, pericolosa, molto amata, una donna che rincorre la propria vita che le sfugge dalle mani, vita basata sull’amore, sul sesso, sull’arte, sulla religione.
La personalissima interpretazione che ne ho dato riguarda il ritratto della vita stessa. La vita nel suo essere così volubile, capricciosa, incoerente, a volte insensibile e dolorosa, ma nel contempo così intrigante, affascinante, piena di perché e domande. Vita dove ogni tanto si riesce a trovare anche qualche risposta.
Il centinaio di pagine circa che compone questo libro, l’ho bevuto in una sera.
Non è impegnativo ma genera molti spunti di riflessione.

Carlotta Morini

Descrizione

Laura è giovane, bella e molto amata. Ha sposato un famoso scrittore che la venera, lei stessa scrive, va a teatro, è un’esperta storica dell’arte. E’ capace di concedersi emozioni intense con altri uomini, senza farsi travolgere dal senso di colpa. E’ generosa di sé e delle proprie ricchezze. Ma, in certi momenti, su di lei cala un cono d’ombra. “Ho il ghibli” dice, secondo l’immagine evocata da uno dei suoi amanti: perché davvero è come se si alzasse nel suo cuore il temibile vento del deserto, che la prostra e la costringe a giorni di reclusione durante i quali nessuno deve azzardarsi a toccarla. Poi torna la bonaccia, e Laura è di nuovo la donna volubile ma anche luminosa che tutti ammirano. Fino a che, una notte, Laura scompare. Incontrando chi l’ha conosciuta, presto il commissario Maurizi – incaricato delle indagini sulla sua sparizione – capirà che di Laura, come di una divinità antica, ognuno ricorda un volto diverso. Al primo sguardo sembra una donna facile, che non vuole perdere una sola occasione. E invece le tracce che portano a lei sono quelle invisibili lasciate dalle domande che si è posta senza tregua, dalla tensione bruciante nascosta in ogni suo gesto. Proprio come nel movimento dei corpi al centro dell’affresco del Beato Angelico che Laura stessa aveva saputo interpretare con una intuizione straordinaria, quello dedicato alle parole che Gesù dice a Maria Maddalena dopo essere risorto: Noli me tangere, Non toccarmi…