L’ULTIMO RACCOLTO – Paolo Zardi #PaoloZardi

Editore Tetra

Cosa è l’ultimo raccolto?

È il secondo tempo della vita, quello in cui ti accorgi, superati i 50 anni e a fronte di un rapporto apatico e stagnante, che hai due sole strade da poter percorrere: continuare a rimanere immobile nell’acqua melmosa o provare a reinventarti un’ultima volta.

Ma devi decidere in fretta, il tempo non è più dalla tua parte.

“So tutto” dice lei al marito… e questa frase lo perseguiterà per tutto il tempo.

Cosa sa?

Di che parla?

Ma ha paura che ogni parola a sua discolpa possa peggiorare la situazione, quindi meglio stare zitto e aspettare… fino a quando la sua vita tranquilla fatta di lavoro, moglie e figlia adottiva, cessa di esistere nel modo in cui lui era abituato a viverla.

Vuoto, smarrimento, confusione, faranno da ponte ad un nuovo vivere.

Migliore? Peggiore?

Chi lo sa…

Il bello dei racconti di Zardi? …contengono tutto, la vita quotidiana, le persone comuni, i sentimenti reali, fallimenti compresi.

Pochi ingredienti e grande maestria nell’amalgamarli perché Zardi fa una cosa bellissima, ci parla di relazioni imperfette facendoci sentire perfettamente normali.

“Avrebbe voluto abbracciare ogni singola persona che aveva incrociato nella sua vita e chiedere scusa per non essere stato davvero all’altezza… ma poi pensò che non c’era alcuna colpa nell’essere una creatura imperfetta: della verità, ciascuno conosceva una piccola scheggia luminosa che scambiava per il sole.”

Proprio così, la verità è una piccola scheggia luminosa che scambiamo per sole…

La verità è un qualcosa che è scritta in ognuno di noi e in noi rimarrà per sempre, ma, come dice Zardi, è scritta con l’inchiostro simpatico.

Bellissima conferma!

Antonella Russi

A Mario, ex enfant prodige della fisica, da ragazzo sembrava che la vita fosse una giungla nella quale infilarsi per trovare il necessario. Crescendo, si è trasformato in un contadino: ha recintato uno spazio, piantato i semi della sua famiglia e goduto dei frutti periodici di quella prudente pianificazione. Ma il fisico non è felice della sua esistenza. Gli anni si succedono tutti uguali per quest’uomo – padre di una bambina adottata e marito esemplare – e così, inconsapevolmente, la moglie Rachele lo salva dalla morte per tristezza mandandolo via di casa. L’enorme vuoto per l’assenza di quanto aveva perduto si riempie di significato grazie al trasferimento a Copenaghen, col suo mare livido e i tramonti estivi che non finiscono mai. Una nuova isola dove fare i conti con se stesso e prepararsi per il suo ultimo raccolto. Zardi cesella con poetico cinismo e lucida rappresentazione del quotidiano una vicenda dal sapore agrodolce, un mondo nel quale porsi le giuste domande può ancora fare la differenza.

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La decima carta – Davide De Lucca #DavideDeLucca #Digressionieditore

Una “parabola Verdone-Morandi-Black Mirror” dice l’introduzione alla storia di Fabio Galli, conduttore televisivo degli anni 90, la cui vita di successi ed eccessi è improvvisamente agitata da alcuni scandali. Lasciato dalla famiglia, senza veri amici, compie vendette puerili, cerca riscatto con un film e fabbrica un caso giornalistico. Intanto, un bambino che lo imita e lo idolatra, provoca un incidente. Ironico, sarcastico e spietato, ricco di trovate comiche, con un protagonista bugiardo ed egoista, “La decima carta” è una farsa sul mondo dello spettacolo con le sue distorsioni e illusioni.

Siamo nel 1992 e La decima carta è il titolo di uno dei programmi di punta, un quiz, della televisione italiana. Fabio Galli, il conduttore, è un idolo del pubblico e, seppur in epoca pre social, ha tanti fans che lo fermano ovunque e a cui dedica, svogliatamente, poca attenzione. In realtà dedica poca attenzione a chiunque, moglie, figlio e amante compresi, attento esclusivamente a se stesso e alle proprie voglie, alcool, droghe, sesso e puerili vendette nei confronti di chi può offuscare la sua luce. Ha raramente momenti di rivelazione sull’inutilità della sua vita, ma passano in fretta. Finchè non arriva l’inevitabile inciampo che lo scaraventa nel fango e che potrebbe essere la sua salvezza. Parallelamente, Matteo un giovanissimo fan di Galli cerca di seguire le sue orme e, soprattutto, di incontrarlo.

Fabio Galli è un personaggio inventato ma la sua storia è abbastanza verosimile, come assolutamente reale è il contesto storico in cui si svolge. Piacevole la scrittura e interessante lo svolgimento, anche se inevitabilmente ci sono dei richiami, reali, letterari e cinematografici. Il mio primo incontro con una giovane casa editrice indipendente che avrà sicuramente un seguito.

Rosangela Usai