Joe R. Lansdale, Atto d’Amore

atto d'amore

Si chiamava Marvin Hanson.
Era nero come il carbone e brutto come una scimmia. Tenente di polizia. Detective in borghese. Squadra omicidi. Aveva le braccia corte e le mani incredibilmente grandi con dita grosse come salsicciotti. Era alto 1,75 ma grazie alla larghezza delle spalle e del tronco non gli avresti dato un millimetro più di 1,65. Tutti e tre i suoi amici più intimi lo chiamavano Gorilla. Chiunque altro lo chiamava Marvin, signor Hanson o signore. Qualche stretto collaboratore lo chiamava soltanto Hanson. Nulla di tutto questo era sollecitato dal diretto interessato, che era solo il tipo d’uomo che pretende rispetto, casomai un rispetto a denti stretti ma comunque rispetto.

Joe R. Lansdale – Atto d’Amore

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Dopo tanto tempo sono finalmente riuscito a procurarmi una copia del primo romanzo uscito nell’81 del mio amato Lansdale che, pur essendo stato pubblicato in Italia solo nel 2003 è diventato molto difficile da reperire.
Sapevo poco o nulla di Atto d’Amore, l’ho comprato sulla fiducia perchè ormai è così che faccio con i libri di Lansdale, ed è stata una enorme e piacevolissima sorpresa imbattermi in una storia con protagonista lo stesso Marvin Hanson comprimario della serie di Hap & Leonard.
E infatti la formula è la stessa della serie che l’ha reso famoso: noir con abbondanti dosi di violenza e ironia ambientato in Texas dove un serial killer necrofilo fa il bello e il cattivo tempo ai danni dell’immagine della polizia di Houston.
Come ammette lo stesso autore nella postfazione scritta per Fanucci: “non è proprio la meraviglia che credevo alle due e mezzo di quella notte di tanti anni fa, però è sempre meglio di quando calpesti una puntina da falegname o ti fai inculare da un rinoceronte miope”.

Massimo Arena