Ricorda Maggie Rose – James Patterson #JamesPatterson

james-pCiao, sono Agata e mi piace James Patterson. Lo dico a voi, del mio gruppo di auto-aiuto preferito. Quindi ora, vi prego, rispondetemi con il vostro “Ciao Agata!” e comprendetemi. Di Patterson mi piace la capacità di lasciar sottintendere le emozioni, la brevità dei periodi che lasciano gli occhi scorrere rapidi sulle pagine. Mi piace Alex Cross, e lo dico senza aver mai visto un film tratto dai libri di Patterson, mi piace la figura del Cavaliere Nero con le mani grandi, lo sguardo fiero, la rabbia e il dolore nascosti, il padre affettuoso e il nipote rispettoso. Mi piace perché si fa coinvolgere anche se non vuole, perché è empatico con le vittime, ma anche, talvolta, con i loro carnefici e questo lo addolora. Ricorda Maggie Rose l’avevo letto tantissimi anni fa e ora ho deciso, visto che il tempo e la testa per letture più impegnate mi mancano, di riprendere in mano Alex Cross e di rileggere tutto il ciclo di libri. Preparatevi dunque a un anno di recensioni in sua compagnia. Buone letture a tutti!

Agata Pagani

I am pilgrim – Terry Hayes #TerryHayes #Pilgrim

pilgrim

Arrivo con due gialli letti, uno mi si propone dietro suggerimento globale del gruppo ove tutti apprezzano la Camilla, detta Lackberg, e i suoi gialli nordici. Mi sono fidata di voi e sono partita dal primo, e onestamente che vi devo dire, l’ho trovato proprio un po’ palloso. Tuttavia non scrive male e non mi è dispiaciuto in sè, quindi ho già comprato il secondo e vediamo.

L’altro libro che ho letto è una figata totale globbale, se facessi la classifica solo dei thriller a questo darei 4stelle e mezzo, assolutamente un libro al cardiopalma e scritto anche bene. Io l’ho letto in inglese ma è disponibile anche in italiano (Titolo: Pilgrim http://www.amazon.it/Pilgrim-VINTAGE-Terry-Hayes-ebook/dp/B00ZAQVJTA/ref=cm_cr_pr_product_top?ie=UTF8), inoltre ne hanno comprato i diritti per il film a Hollywood (che spero non lo rovinerà come suo solito).

Lo scrittore è un giornalista e sceneggiatore di film anche di una certa notorietà (un paio di Mad Max, Payback, Vertical limit), e questo si nota nella stesura: ci sono scene molto visuali, momenti d’azione messi in sequenza senza sbavature, colpi di scena e cambi di prospettiva repentini. Sarebbe già un buon libro d’azione così, nella buona tradizione di Patterson e Ludlum, ma io l’ho trovato superiore per la scrittura.

La storia racconta la lotta tra una superspia americana e un bio terrorista arabo, ha nonostante questo due o tre punti di originalità (in fondo non è che si possa pretendere di più da una spy story oramai), ed è anche molto lunga. Eppure Terry Hayes ti prende per mano e tu lo segui zitto zitto senza fiatare, felice e contento. Forse nel finale un po’ di affanno ma ripeto, superbissimo. Fossero tutti così i libri d’azione che compro sarei una donna felice assai.

Lorenza Inquisition