Leonardo Sciascia, “Il giorno della civetta”

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«Il popolo» sogghignò il vecchio «il popolo… Il popolo cornuto era e cornuto resta: la differenza è che il fascismo appendeva una bandiera sola alle corna del popolo e la democrazia lascia che ognuno se l’appenda da sé, del colore che gli piace, alle proprie corna… […]».

Leonardo Sciascia, “Il giorno della civetta”

Leonardo Sciascia, Il giorno della civetta

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Per la serie “libri-importanti-che-non-avevo-mai-letto”, Il giorno della civetta di Sciascia. Come dice la quarta di copertina “il primo e il più grande fra i romanzi che raccontano la mafia”. Il libro di Sciascia è tutto nella battuta di uno dei personaggi, testimoni oculari di un omicidio. Alla domanda del maresciallo che gli chiede “Chi ha sparato?” il tizio risponde meravigliato “Perché? Hanno sparato?”. Straordinario, stelline a volontà. E, fatto non secondario che apprezzerà il nostro Andrea Sartorati, è un libretto di cento pagine che si legge in un amen.

Anna LittleMax Massimino