Le streghe. La graphic novel – Roald Dahl, ill. Pénélope Bagieu

Questa non è una fiaba. Le streghe che la popolano non indossano strambi cappelli a punta e non cavalcano manici di scopa. Le streghe, quelle vere, sono in mezzo a noi, e nascondono gli artigli aguzzi e le teste calve come uova sotto guanti di seta ed eleganti parrucche. Anche se sembrano donne qualunque, una cosa le accomuna: l’odio per i bambini. Ecco perché, quando il protagonista di questa storia e sua nonna si troveranno faccia a faccia con la più temibile tra le streghe, la Strega Suprema, dovranno far leva su tutto il loro coraggio per cercare di sventare il suo piano e mettere così in salvo tutti i bambini d’Inghilterra. Dal classico di Roald Dahl, una graphic novel adattata e illustrata dalla premiata artista Pénélope Bagieu.

Le streghe di Dahl è un classico per ragazzi, e non si può aggiungere molto, a questo particolare classico: è una storia tenera, un po’ triste, un po’ dolorosa, divertente e avventurosa. Questa trasposizione in graphic novel è fedele, e le piccole differenze che si trovano sono in realtà lievi tocchi, aggiunte che ho trovato godibilissime, in particolare per la figura della nonna, resa in modo eccentrico, disarmante e stravagante al punto giusto: sembra una trasposizione grafica di Yetta Rosenberg, della Tata. Impossibile non amarla.

Complimenti all’illustratrice, Pénélope Bagieu, pubblicata in Italia per altre sue opere da BAO publishing.

Le streghe. La graphic novel

di Pénélope Bagieu (Autore)

Roald Dahl (Autore)

Magazzini Salani, 2021

Graphic novel: Il racconto dell’ancella #graphicnovel #margaretatwood

Continuo nel mio viaggio tra graphic novel. Questo è stato pubblicato nel 2019 dalla casa editrice canadese McClelland & Stewart, ed è l’adattamento a fumetti del romanzo Il racconto dell’ancella di Margaret Atwood, da cui è tratta la serie tv The Handmaid’s Tale. E’ illustrato (benissimo) dall’artista canadese Renee Nault, specializzata in acquerelli. Ha un tratto etereo che non dovrebbe essere adatto a una storia in fondo violenta e dolorosa, e invece è impressionante. Ho letto in una recensione che se si è d’accordo sul fatto che il fumetto inteso come arte sia una perfetta danza tra disegni e parole, non si può non ammirare quest’opera. Ovviamente prima o dopo si deve leggere il romanzo originale, secondo me, ma questo già davvero interpreta molto bene il pensiero originale.

Lorenza Inquisition

In un mondo devastato dalle radiazioni atomiche, gli Stati Uniti sono divenuti uno Stato totalitario, basato sul controllo del corpo femminile. Difred, la donna che appartiene a Fred, ha solo un compito nella neonata Repubblica di Galaad: garantire una discendenza alla élite dominante. Il regime monoteocratico di questa società del futuro, infatti, è fondato sullo sfruttamento delle cosiddette ancelle, le uniche donne che dopo la catastrofe sono ancora in grado di procreare. Ma anche lo Stato più repressivo non riesce a schiacciare i desideri e da questo dipenderà la possibilità e, forse, il successo di una ribellione. Mito, metafora e storia si fondono per sferrare una satira energica contro i regimi totalitari. Ma non solo: c’è anche la volontà di colpire, con tagliente ironia, il cuore di una società meschinamente puritana che, dietro il paravento di tabù istituzionali, fonda la sua legge brutale sull’intreccio tra sessualità e politica. Quello che l’ancella racconta sta in un tempo di là da venire, ma interpella fortemente il presente.