10/2015: romanzo liberamente ispirato alla figura di Don Pino Puglisi, conosciuto dall’autore nel corso di un periodo di supplenza al liceo dove entrambi insegnavano.
Devo premettere che sull’argomento “mafia” sono particolarmente sensibile ma non credo sia solo questo. Infatti l’ho comprato a scatola chiusa, perchè avendo letto i precedenti di D’Avenia, da buona ossessivo compulsiva, non potevo mancare l’ultimo. Mi ha squarciato il petto. Non tanto per la storia dell’uomo, che chiunque potrebbe leggere su wikipedia, quanto perchè parla del coraggio che serve per essere felici e dell’amare come verbo d’azione. La mia bandiera. Per tutto questo e per altro io gli do 9/10.
Francesca Ogana

