Gianluca Morozzi, Accecati dalla luce

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«Oh, chiaro, mica mi metto a discutere con uno che ha vinto premi a Umbria Jazz e Arezzo Wave, io che sono arrivato quinto su sei al concorso Nonsolorock di Granarolo dell’Emilia. Probabilmente ha ragione lui.
Magari è vero che i testi di Springsteen, a parte quello sul ragazzo che ha per regalo la tessera del sindacato e il vestito per sposare la ragazza che ha messo incinta, a parte l’operaio che mentre viene licenziato dice al padrone Un tempo ti ho reso ricco abbastanza da dimenticare il mio nome, a parte il poliziotto che insegue il fratello criminale fino al confine di stato e proprio sul confine si ferma e guarda le luci dell’auto che spariscono in fondo alla strada, a parte l’operaio che ogni mattina si sveglia col fischio della sirena e va nella fabbrica che gli dà la vita rubandogli l’udito, a parte che abbiamo imparato più da un disco di tre minuti di quanto abbiamo imparato a scuola, a parte il poliziotto di frontiera che si innamora di una donna messicana e la aiuta a scappare in California e viene inseguito dal suo migliore amico e collega e i due si fronteggiano mentre la donna scappa nell’arroyo, a parte l’operaio della fonderia che dice quando muoio non voglio un posto in paradiso che i lavori del paradiso non li saprei fare e pregherò il diavolo che mi porti nelle fornaci ribollenti dell’inferno, a parte la kamikaze che si aggira tra la folla del mercato con l’esplosivo nello zaino chiude gli occhi trattiene il respiro e aspetta il paradiso, a parte Johnny 99 che rimane disoccupato tenta una rapina uccide un uomo viene condannato a novantanove anni di galera e chiede al giudice di condannarlo a morte, a parte il soldato americano e la donna afghana, a parte il reduce del Vietnam che non ha nessun posto dove andare e nessun posto dove nascondersi, a parte l’altro reduce che si sveglia tremante nel cuore della notte e prega la madre di abbracciarlo e di non spegnere la luce, a parte quell’altro reduce ancora che va a viere tra i canyons dove il vento incendia i rovi secchi, a parte Billy Sutter che aspetta Le Bin Son nascosto nell’ombra con un coltello in mano mentre la luna scivola dietro le nuvole e la baia è ferma come vetro, a parte la coppia in fuga sulla highway 29 e lui che si sveglia in un motel dopo aver dormito il sonno dei morti, a parte che amico credi che sia olio ma quello è sangue mica olio, a parte che la tua forza era devastante di fronte a tutte quelle avversità, a parte che abbiamo giurato di essere amici per sempre ma dopo tutto questo tempo scopriamo di essere proprio come gli altri, a parte il malato di AIDS che si guarda allo specchio e non riconosce più la sua faccia, a parte Lena che fa promettere al figlio nero di non correre se incontra un poliziotto e di essere gentile e poi si ritrova a vegliarne il corpo crivellato da 41 pallottole, a parte Mio dolce Gesù la tua grazia e la tua pietà non riempiono il mio buon cuore quanto un buon fucile e il nome chi devo uccidere, a parte che un sogno che non si avvera è una bugia o qualcosa di peggio, a parte lei che sta sulla veranda con gli occhi pieni d’odio solo per essere venuta al mondo, a parte che saremmo arrivati a prender tutto e poi avremmo gettato tutto via, a parte Spider che muore sotto un ponte con la pancia piena di ovuli di droga, a parte il cielo di fuliggine e argilla, a parte il tetto dove volano gli uccelli azzurri e le fiamme contro la terra di zucchero, a parte che lo so che è tardi ma possiamo farcela se corriamo, a parte che il povero vuole essere ricco e il ricco vuole essere re e il re non è soddisfatto finché non regna su ogni cosa, a parte che un giorno troveremo quel posto dove vogliamo veramente andare e cammineremo nel sole ma fino ad allora i vagabondi come noi sono nati per correre, ecco, a parte tutto questo i testi di Springsteen non sono proprio niente di speciale».

(Gianluca Morozzi – ‘Accecati dalla luce’)

John McEnroe, Non puoi dire sul serio

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Libro che non consiglierei neanche ad un appassionato di tennis, tanto l’ho trovato noioso e ripetitivo. E’ un ammasso di aneddoti che saltano di qua e di là, senza un filo logico con riflessioni piuttosto stringate tra un evento e l’altro.
Del resto, come dice la moglie di McEnroe cercando di distoglierlo da un’eventuale carriera musicale fortemente voluta dall’asso tennistico per un certo periodo della sua vita, “Dio non ti concede il dono di essere uno dei tennisti più grandi della storia e poi anche di essere Keith Richards. Non funziona così.”
Quindi non si può pretendere neanche che sia uno scrittore eccelso.

Beh, non ho mai avuto il piacere di ascoltarlo suonare/cantare, ma a detta della moglie, che è musicista, avrebbe dovuto abbandonare il palco da tempo 😀
Tra l’altro dice pure di aver avuto lezioni private da Joe Cocker, Santana e altri. Viene nominato anche Bruce col quale ha partecipato ad una festa privata a L.A. negli anni ’90.
Scrittore, neanche lontanamente.

Owlina Fullstop

Claudia Venturi Beh, io comunque non credo che scrivano loro, i libri. Anche ‘Open’, che a me fra l’altro e’ anche piaciuto, mica l’ha scritto Agassi..o almeno non da soli. Comunque questo non l’ho letto (sul tennis basta uno) e a ‘sto punto manco lo leggero’!

Angela Del Rosso Owlina Fullstop come musico ha ulteriori aggravanti: è fan ed amico dei PJ 😀

Owlina Fullstop No, ma infatti qui viene nominato questo James Kaplan che deve averlo riorganizzato, quanto meno. ‘Open’ è tutta un’altra storia e un altro livello! 

Angela Del Rosso secondi molte persone che conosco (e che non si conoscono fra loro) Open di Agassi è un libro eccellente. 

Owlina Fullstop Eccellente non lo definirei, ma godibile, sì. È un libro che mi è piaciuto molto. Ed è ben strutturato. 

Angela Del Rosso E’ stato visto e fotografato nel backstage a NY nel 2010 e lo scorso anno. E sembra che sia loro amico. 

Owlina Fullstop Almeno ha ottimi gusti musicali 😉