Il caso dei libri scomparsi, Ian Samson

libro discretamente piacevole, capace di conquistare una facile simpatia con tanti riferimenti letterari e uno sconfinato amore di fondo per l’oggetto di questo gruppo.

trama semplice e tendente al buonismo con un bibliotecario londinese assai poco cool spedito in un paesino dell’irlanda del nord per tentare di dare una svolta ad una carriera alquanto grigia.

qui dovrà affrontare il mistero di una biblioteca… senza più libri.

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unico spoiler: a farli sparire non è stato il gatto. e nemmeno il maggiordomo.

(l’amica Anna Littlemax – che mi consigliò il titolo- informa che gli altri della serie sono via via peggiorando e ad un certo punto (il terzo della serie, mi sembra) ha smesso di seguire il bibliobus, quindi anche io mi fermo a questa fermata).

Andrea SArtorati

La libreria degli amori inattesi, Lucy Dillon

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Il mio contributo alla categoria “libro leggero”, recentemente sdoganata su questi pagine.
Ammetto di averlo scaricato perché nel titolo, peraltro orrendo, c’era la parola libreria e perché pensavo di essere di fronte alla leggera inconsistenza simil Kinsella della quale sentivo assoluta necessità.
Invece qui siamo più dalle parti della Amiche del venerdì sera, con personaggi ben caratterizzati, con un loro spessore e una narrazione che va oltre la frivolezza. Una gradevole sorpresa. Il titolo è fuorviante, perché si, c’è una libreria e si parla di amore, però si parla anche molto e in modo abbastanza sensato di desiderio di maternità, di violenza psicologica, di barriere emotive e di gestione di figli di precedenti matrimoni, con qualche rischio di lacrimuccia qui e là.
In ogni caso i fondamentali ci sono: due amiche, un meraviglioso negozio di articoli per la casa (ci siamo capite, no? Cuscini, biancheria, decori, scatole, candele: tutto quell’armamentario meravigliosamente inutile che fa brillare gli occhi al solo immaginarlo), una libreria che è esattamente come vorrei fosse la mia se ne avessi una (e guarda caso a mandarla avanti è una tizia che si chiama Anna), diverse tipologie di cani, tazze di tè a profusione e una lunga lista di titoli di libri per ragazzi che appena finisco di scrivere queste righe comincerò a cercare online.
Poi è chiaro: non è che stiamo parlando di Alta Letteratura, però nel suo genere fa la sua bella figura. Un libro per signore che potrebbe piacere a chi ha apprezzato Le amiche del venerdì sera e che piacerà a Lazzìa.
Le note sull’autrice ci dicono che “Lucy Dillon divide la sua vita fra Londra e la Wye Valley, dove ama passeggiare con i suoi basset hound Violet e Bonham”. E questo, come voi mi insegnate, ha la sua maledetta importanza.
Adesso però ci vuole la Kinsella: decisamente più vicina al Nulla.

Anna LittleMax Massimino