E se fosse un segreto? – Virginia Bramati

LA VIRGIIIII!!!

E-se-fosse-un-segreto

Epperciò la Virgi.
Ma cosa volete che vi racconti ora della Virgi? Ella è ormai una de famija, tipo che ci si potrebbe raccontarcela davanti a un tè (per me un caffè, grazie!) e du pasticcini e/o una fetta di torta, quelle conversazioni pregne di noi pulzelle, avete presente no?, ricche di tuttotuttotutto e gnente, ma soprattutto tutto perchè poi riscaldano le budella, ste ciacole qua.
Perciò ecco che vi dico: i lavori della Virgi per me sono decisamente assurti al livello “farlocchi del cuore”, quelli che quando una c’ha una qualunque mappazza sullo stomaco che non riesce a mandar giù, di qualsiasi genere maschilefemminileneutro, voglio la fiaba (come disse Pretty Woman e vi prego di riverire la citazione colta) eccallà i libri della Virgi, maalox e ranitidina (si può dire maalox vero?). Certo, mò non mi venite a chiedere perché le sue eroine femminili son tutte in carriera e c’hanno i fiori, la neve, le mise perfette, il paese perfetto, l’uomo perfetto perché è na domanda sciocca, convenitene.
Io tuttavia due domandine, nel caso la Virgi ci facesse di nuovo una visitina (si vabbé ma i mignon chi li porta?), ce le avrei.
La prima: ma esiste davvero Verate magari con un altro nome?? Io voglio vederlo!!!
La seconda: l’Alessandra (protagonista) non c’ha un po’ troppamente la puzzetta sotto al naso nei confronti della Mary (la mamma)? Daje su, la povera Mary è una simpatia, daiiiiii!!! Eppoi anche se un tot naive è una mamma e mi sento in questo caso di difendere la categoria.

E comunque, non so se per improvvido attacco di delirio d’onnipotenza, ritengo che nei ringraziamenti finali un cincinino ce stamo pure noi, sapevatelo…

Stefania Lazzìa

DESCRIZIONE

Alessandra è una ragazza fortunata: la sua mamma avrebbe voluto chiamarla Sendi (la sua trascrizione di Sandy), come la protagonista di Grease, ma con un piccolo inganno gliel’hanno impedito. Così la figlia della parrucchiera Mary Mantovani e di un padre ignoto è stata registrata come Alessandra, e dio sa quanto ne è felice tutte le volte che sua mamma si ostina, invece, a chiamarla con le clienti del negozio Lamiasendi. Ma Alessandra non è solo fortunata: è anche molto, molto in gamba. Nonostante i piani che sua madre aveva fatto per lei, tra phon e bigodini, è riuscita a studiare, è diventata avvocato, e da pochi giorni grazie all’appoggio di una lista civica di persone per bene è stata eletta sindaco della piccola cittadina brianzola dov’è cresciuta: Verate.

E adesso, la prima cerimonia pubblica a cui partecipa con la fascia tricolore è destinata a rivelarsi un’emozione al quadrato… Nell’inaugurare il nuovo reparto maternità dell’ospedale Alessandra rincontra Stefano Parodi Valsecchi, il giovane, brillante primario con il quale a diciassette anni ha vissuto l’incanto del primo vero amore. Invece la vita, finora, li ha separati: lui a studiare ad Harvard, lei in un convitto di suore francesi a Milano.

Ma forse entrambi conoscono solo una parte della verità. Come sono andate davvero le cose? Perché proprio ora si ritrovano a Verate? Le sorprese, per Alessandra e Stefano, sono appena iniziate…

Ancora una volta ambientato a Verate, “magico” paese della Brianza da cui le vite dei protagonisti partono per esplorare il mondo e dove i protagonisti tornano per ritrovare se stessi, questo nuovo romanzo di Virginia Bramati è un piccolo, grande giallo del cuore, che sa raccontare il nostro mondo di oggi con la delicatezza di una fiaba ma con tutta l’autenticità della vita vera, per farci riflettere e sognare. E mette in scena una galleria di personaggi che vorremmo poter incontrare davvero: una giovane donna-sindaco strepitosamente anticonformista, un medico bello e capace di sorprenderla, una vecchia insopportabile signora aristocratica, un’amica che sa tenere molti, moltissimi segreti…

Virginia Bramati vive e lavora a Milano. E assomiglia molto, per tenacia e simpatia, alla protagonista del suo primo romanzo, Tutta colpa della neve! (e anche un po’ di New York). Il libro, nato come successo del passaparola in rete, nella versione cartacea riveduta e ampliata uscita per Mondadori è diventato uno dei bestseller dell’inizio del 2014. Nello stesso anno, sempre per Mondadori, è apparso il racconto di Natale Meno cinque alla felicità!, sempre ambientato nella magica Verate.

 

Nina George – Una piccola libreria a Parigi #ninageorge @Sperling_Kupfer

“Conforto da cucina”: la sensazione che si prova quando in cucina qualcosa di gustoso sta cuocendo a fuoco basso, i vetri si appannano e presto le persone care mangeranno con te al tavolo e ti guarderanno felici tra una cucchiaiata e l’altra. (Sensazione altrimenti conosciuta come “vita”).

Una-piccola-libreria-a-Parigi

Jean Perdu ha cinquant’anni e una libreria galleggiante ormeggiata sulla Senna, la Farmacia letteraria: per lui, infatti, ogni libro è una medicina dell’anima. Da ventun anni vive nel ricordo dell’amata Manon, arrivata a Parigi dalla Provenza e sparita all’improvviso lasciandogli soltanto una lettera, che Jean non ha mai avuto il coraggio di aprire. Ora lui vive solo in un palazzo abitato dai personaggi più vari: la portinaia che sa tutto di tutti, la pianista solitaria che improvvisa concerti al balcone per il vicinato, il giovanissimo scrittore di successo che però ora è in crisi creativa, la bella signora malinconica tradita e abbandonata dal marito fedifrago. Per ciascuno Jean Perdu trova la cura in un libro: per tutti salvo se stesso. Finché decide di mettersi in viaggio per cercare la donna della sua vita. Verso la Provenza e una nuova felicità. Un romanzo tenerissimo e pieno di speranza, con un protagonista che ha tutto lo charme di un affascinante libraio francese. Un’appassionante e indimenticabile storia d’amore nelle atmosfere incantevoli di Parigi e della Provenza. Un inno alla lettura: che non è un hobby solitario, bensì la più bella delle attività sociali. «Che cosa stai leggendo?» Nessuna conversazione inizierà in modo altrettanto promettente.