Se la vita che salvi è la tua, Fabio Geda

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Ho comprato questo libro per caso, attratta dal titolo, pur senza conoscere l’autore (mea culpa!). Devo dire che pur nella sua brevità (circa 230 pagg.) affronta differenti tematiche. È la storia di un uomo di 37 anni, un insegnante precario di arte e disegno, sposato con una logopedista in carriera, frustrata dalla difficoltà di concepire un figlio. In relazione alle conseguenze psicologiche e comportamentali dell’ennesimo aborto lui decide di “prendersi una pausa” da lei, da loro, dai genitori di lei, dal lavoro. In questo viaggio sperimenta la miseria ma anche l’infinita ricchezza dell’umanità varia che incontra, attraverso cui capisce che “casa” é altrove e per raggiungerla ed essere accolto nel suo caldo abbraccio, come il “figliol prodigo” nella rappresentazione di Rembrandt, è disposto a tutto. 8/10.

Francesca Ogana

Fabio Geda, Se la vita che salvi è la tua

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Strano a dirsi, ho finito un libro (è l’anno della noia per me). Bene! Mi è piaciuto moltissimo e ve lo consiglio. Parla di me, ovviamente, ma anche di tanti di noi: c’è qualche insegnante precario in sala? Parla di dolore, di scelte pazzesche e irrazionali, del desiderio di vita autentica che forse forse abbiamo tutti in comune. Originale e ben scritto, con svolte di trama sorprendenti e personaggi complessi. Io l’avrei finito anche con 200 pagine in più, perché l’unica cosa che mi è mancata è un cucchiaino di approfondimento sulle psicologie di tutti. Non sempre tagliare è la soluzione: se un libro è bello vorresti farlo durare, come una liquirizia srotolata pian piano.

Daniela Quartu