Un altro tassello di quell’enorme puzzle che è la storia italiana degli anni 70/80. In particolare in questo libro il giornalista Aldo Cazzullo ricostruisce i dieci anni di storia di Lotta Continua.
E’ un racconto dettagliato e molto ben fatto con le testimonianze in prima persona di tanti dei protagonisti del movimento: Adriano Sofri, Giorgio Pietrostefani, Guido Viale, Marco Boato. E poi ancora le voci di militanti famosi: Erri de Luca, Gad Lerner (che si avvicinò a LC appena quindicenne), Paolo Liguori , Enrico Deaglio e molti altri. Impressionante, per me, scoprire quanti nomi oggi conosciuti abbiano avuto una base ideologica comune come quella di LC.
Nella prima parte ampio spazio viene dato a Torino e alle lotte interne alla Fiat, dove il movimento operaio ebbe origine e vide i contrasti più accesi.
Un aspetto apprezzabile è che il libro non è una difesa ostinata del movimento ma propone un’analisi critica del pensiero e delle azioni di quegli anni.
Un libro molto interessante che rende bene quella che deve essere stata l’ideologia che attirò tanti giovani, la convinzione che un cambiamento radicale fosse possibile e che per renderlo possibile ci si dovesse esporre in prima persona, sempre, discutendo, proponendo, manifestando. In una parola: lottando. Così come sono ben descritti i contrasti interni a Lotta Continua, i diversi punti di vista che man mano presero piede e che portarono una parte del movimento a esigere e porre in essere metodi drastici e nefasti che finirono per decretare la fine di LC e l’apertura di una della pagine più dolorose della recente storia d’Italia.
Anna LittleMax Massimino