Sara Reggiani (Traduttore) Edizioni Black Coffee, 2022
Vincitore del Premio Pulitzer 1969
Un tragico racconto sui danni prodotti dalla guerra e dall’alienazione culturale, e sulla speranza con cui si torna alla propria terra, riscoprendo il valore sacro della famiglia e delle tradizioni.
La storia di Abel nativo americano del popolo Kiowa, nato in New Mexico a Pueblo Jemez, cresciuto da nonno Francisco dopo la precoce perdita della madre e del fratello. Abel combatte nella seconda guerra mondiale e, faticando a reinserirsi nel suo mondo, si trasferisce a Los Angeles con pessimi risultati. Solo il ritorno al Pueblo e, soprattutto, alle tradizioni e ai ritmi di vita originari, gli permetteranno di iniziare un percorso di guarigione. Abel è un personaggio inventato ma sono tanti i nativi, e non solo, che ci si possono rispecchiare ed è a tanti di loro che Scott Momaday si è ispirato avendoli conosciuti quando abitava da bambino nel Pueblo. E sicuramente la veridicità del romanzo, per quanto descritta in maniera emozionale e con quadri poetici -d’altronde l’autore è un poeta – che ha portato questo libro ha essere insignito del premio Pulitzer nel 1969, prima volta per un autore nativo.
«Dopo l’assegnazione del Pulitzer nel 1969, grazie a “Casa fatta di alba” ha preso avvio una vera e propria rinascita nella letteratura nativa, grazie al modo in cui Momaday, utilizzando le formule tradizionali per rappresentare le popolazioni indigene, ha mostrato ai lettori la ricchezza e la complessità della vita di queste genti» – Chelsea T. Hicks
Rosangela Usai
Abel, un giovane nativo americano, torna dalla guerra e si ritrova combattuto fra due mondi. Il primo è quello dei nonni, che lo lega al ritmo delle stagioni, alla bellezza selvaggia della natura, agli antichi riti e alle tradizioni del suo popolo. Ma l’altro, l’America moderna e industriale, lo chiama a sé ed esige da lui lealtà, spingendolo in un ciclo distruttivo di vizio e corruzione. Da troppo tempo assente dagli scaffali delle librerie italiane, Casa fatta di alba, prima opera di un nativo americano a essere insignita del premio Pulitzer nel 1969, da cinquant’anni commuove e ispira lettori e scrittori di tutto il mondo.