“L’assemblea degli animali, Una favola selvaggia – Filelfo #Filelfo #Einaudi

L’assemblea degli animali è una favola contemporanea che racconta il flagello della pandemia dal punto di vista degli animali, che appunto convergono in assemblea per deliberare una misura estrema contro le condotte dell’uomo dannose per l’ecosistema. “Gli uomini dovrebbero accogliere qualcosa di ogni bestia – dice la gatta bianca – L’animale è un cittadino perbene quando vive in natura, è pio, segue la sua via con grande regolarità. Soltanto l’uomo è stravagante. Dovrebbe specchiarsi in noi per vedere più a fondo nella sua anima e conoscere se stesso”.

Cari amici, non mi sembra vero di avere centrato un libro tanto bello già all’inizio dell’anno!!! . Non so nemmeno da che parte iniziare a parlarne. In primo luogo è una favola: nel senso proprio del termine, esopiano. I protagonisti sono animali, che parlano agiscono e aprono davanti a noi lettori un mondo di sapienza e saggezza che all’uomo è ormai sfuggito da troppo tempo. La storia parla (anche) della pandemia, parla (anche) della ben più vista crisi ecologica di cui il virus che ci attacca è una spia se non una conseguenza. Ma parla soprattutto, secondo me, della vita di cui questo mondo è l’unica possibile sede, dei legami che corrono (che si voglia o meno ammetterlo) tra gli individui, che siano della nostra stessa specie o no (gli amanti dei cani, in particolare, si preparino ai lacrimoni). Ma a rendere questo libro speciale non è il cosa ma il come. Che sia una favola la dice già lunga, ma è proprio la tessitura del racconto che ammalia. Ogni singola frase reca con sé echi, citazioni, omaggi, rivisitazioni, rimandi, variazioni, rovesciamenti, immagini, parole, lampi di opere altrui. Da Omero a Eraclito, dai lirici greci a Ovidio, dalla Bibbia alle Haggadot, dal Corano ai Veda, dai Purana a Lao Tse, da Dante a Shakespeare, da Eliot a Goethe, da Calvino a De Andrè, da Star Wars a Melville a decine di altri. Leggendo, anche prima di saperlo, si ha la sensazione di essere sollevati dalla possanza di queste parole, forti della forza di secoli in cui l’uomo ha pensato, immaginato e poetato: creando mondi. Non pensate alle note a piè di pagina. La lettura scorre liscia e limpida, con quella semplicità spessa e corposa che si avverte nelle parole che vengono da lontano. Solo alla fine del libro, per chi voglia, sono raccolte queste ricche fonti (puro godimento scoprirle). E se ancora non bastasse, il volume ha delle illustrazioni splendide che amplificano la magia.

Paola Borgonovo

Illustratore: Riccardo Mannelli

Editore: Einaudi Collana: Einaudi. Stile libero big

Anno edizione: 2020

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