Carino il primo libro di questa serie di Centazzo, Squadra speciale Minestrina in brodo, e altrettanto carino il secondo, Operazione Portofino. Sarà che anche io faccio parte della schiera dei pensionati, ma a me i tre “giovanotti” di questa squadra speciale sono proprio simpatici, soprattutto li ho trovati veri.
Nonostante i soprannomi (Semolino, Kukident e Maalox) un po’ deleteri, questo trio di amici del corpo di polizia mandati in pensione per raggiunti limiti di età, decide che dopo tanti anni di onorato servizio non è ancora il momento della pensione, e creano la famosa squadra speciale minestrina in brodo.
Anche i loro ex colleghi li accettano ancora “tra i piedi” anzi li cercano, e a volte affibbiano loro casi ancora non risolti. Così in questo Operazione Portofino, dove tra beghe familiari, imbarazzi di stomaco, e acciacchi vari i nostri eroi portano a termine un caso di auto di lusso rubate che da diverso tempo la polizia “ufficiale” cerca invano di chiudere. I loro metodi sono a volte poco ortodossi (tanto ormai sono in pensione), e sfruttando amici e parenti chiudono brillantemente il caso, con buona pace di tutti e di chi se ne prenderà l’ingiusto merito (ma in fondo va bene così). (
Invito tutti a leggerlo, non è un vero giallo e si legge con il sorriso sulle labbra fino alla fine, è davvero una lettura scorrevole, diretta e piacevole.
Giancarlo Zeppa
grazie. Roberto Centazzo
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