Expo 58 – Jonathan Coe #recensioni #JonathanCoe

expo58

Due pareri del nostro gruppo su questo libro, che non ne esce bene, ahimè.

DANIELA:

Muggisco dalla delusione.

Mi aspettavo Hitchcock & Cary Grant e mi ritrovo Scemo & più Scemo.
In pratica, il protagonista di questa blandissima e prevedibile storia di spie è Zeno Cosini, però inglese.

Il mio voto è una pernacchia.

NICOLA:

Coe è sempre geniale quando azzecca la situazione divertente, ed è stato piacevole  leggere delle vecchie Esposizioni Universali con ancora vivo il ricordo dell’Expo Milano. La premessa in realtà è anche interessante: l’ambientazione anni ’50, l’Inghilterra puritana “pre-Beatles”, la Guerra Fredda, belle idee senza sviluppo che rimangono sullo sfondo di una storia che non si brilla come né come spy story alla Graham Greene, né come commedia alla Lodge, rimane lì un po’ sospesa tra i due mondi. Libro davvero minore di un autore che si è decisamente un po’ seduto dopo i grandi esordi. Voto 6,5

 

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