Agota Kristof – La Vendetta #AgotaKristof @Einaudieditore

vendetta

*Non volevi più parlare, volevi solo ricordare qualcosa, ma non sapevi cosa* (Morte di un operaio)

71 pagine. 25 racconti. Brevi, brevissimi. 25 allucinazioni che si fanno nei, perché desideri portartele addosso. Ti viene voglia di guardare il mondo e, mentre lo guardi, che ti vengano in mente loro, le anime che popolano questo spazio densissimo. Ti viene voglia di insistere, di impararle a memoria. Ma non puoi appuntarti qualche frase. È tutto da trascrivere, tutto da farsi uno scialle così che quando ti finisce la pelle puoi usarlo. Non terrà caldo, questo no. Ma ci sono freddi che scaldano, fosse anche solo per empatia.

rob pulce molteni

DESCRIZIONE

Solitudini, alienazioni, fratture, perdite: venticinque brevissimi e fulminanti racconti in cui Agota Kristof esprime il disagio piú profondo con i toni del grottesco e del surreale, e con la sua consueta capacità di arrivare all’anima delle cose.

Personaggi senza identità, senza nessuna adesione al mondo in cui vivono, con una percezione distorta e allucinata che li induce a compiere gesti aberranti.
Delitti poco esemplari, come quello del ragazzo che uccide i professori piú amati per salvarli dalla crudeltà dei compagni, o quello della moglie che uccide il marito per farlo smettere di russare. I gesti estremi vengono compiuti senza alcuna estetizzazione, solo con estraneità, con la consapevolezza, o forse l’intuizione che le menzogne non possono essere perdonate, che le soluzioni arrivano e arriveranno sempre tardi.
Vite alla deriva che cercano ostinatamente di tornare a casa, di rivedere in faccia il proprio passato. Schegge narrative che raccontano un mondo mostruosamente duro, di fronte al quale domina il senso di estraneità e di smarrimento.

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