Dodicesimo libro: “La sposa normanna” di Carla Maria Russo. Romanzo storico breve, ben scritto e di piacevole lettura. L’autrice, mescolando realtà storica e leggenda, fa rivivere una Costanza d’Altavilla eroica ed indomita, che riesce comunque credibile ed attuale. Per me è stata una lettura rilassante. Lo consiglio e se insegnassi ancora lo adotterei come libro di narrativa nella scuola media.
Morena Bonetti
La vicenda tratta della vita della ‘sposa normanna’ ovvero di Costanza I di Sicilia (meglio conosciuta come Costanza d’Altavilla)
La storia comincia quando Costanza d’Altavilla, ultima erede della dinastia normanna che guida il Regno di Sicilia, è costretta a sposarsi con Enrico di Svevia, il giovane figlio dell’Imperatore Federico il Barbarossa. Un matrimonio al quale dovrà seguire il concepimento di un erede.
Ma questo matrimonio, è visto come una minaccia da gran parte dei baroni normanni ed anche dal Papato che cercherà di impedire la creazione di un potere enorme con l’unione delle due corone.
Dopo una serie di difficoltà Costanza riesce a concepire il figlio tanto desiderato. Parte così in viaggio verso il marito che era partito alla volta della Sicilia per sedare la rivolta dei baroni normanni affinché egli possa vedere con i suoi occhi la nascita dell’erede al trono. Quando finalmente il piccolo Federico nasce, non davanti agli occhi del padre, la madre fa di tutto per proteggerlo dai nemici che lo minacciano ma quando il piccolo raggiunge l’età di tre anni ella muore.
Federico viene quindi protetto e cresciuto nelle case dei più poveri di Palermo ancora fedeli agli Altavilla. In seguito Federico ritornerà a palazzo e riprenderà il potere.
