letto Elizabeth Costello di Coetzee, ce l’aveva mio padre e dopo l’imprescindibile Vergogna, son partito da questo, anche se è un minore.
classico libro di fine carriera in cui un autore che nella vita evita la mondanità e le interviste, si inventa una alter-ego scrittrice ormai al tramonto di vita e carriera che fa conferenze imbarazzando e scontentando le platee solo perchè decide di essere sincera e di dire le cose che ha voglia di dire, con finale kafkiano con tanto di processo immaginario finale
libro autoreferenziale e di non facile lettura, anche se non lungo fortunatamente, pieno di spunti..non lo consiglierei a cuor leggero, ma è stata una lettura interessante..e lui scrive troppo bene…
Nicola Gervasini