La ragazza sbagliata – Giampaolo Simi #giampaolosimi #recensione

“Perché, ecco, un’altra cosa che ho capito è che… la verità non è eterna. Anche la verità, dopo un po’, muore. E la verità, ve l’ho detto, non è sempre piacevole da guardare in faccia. Se ve la mostrassi da cadavere, non la riconoscereste, anzi, vi voltereste dall’altra parte per lo schifo.”

Giampaolo Simi -La ragazza sbagliata

Editore Sellerio, 2017 – La memoria n. 1070

Di Giampaolo Simi mi era molto molto piaciuto “Cosa resta di noi” che sotto le mentite spoglie del noir, raccontava in realtà soprattutto la deriva amara di una coppia felice verso la separazione e la solitudine: una storia molto ben scritta ed evocativa di una Versilia in inverno, lontana dai colori e rumori dell’estate.
E in Versilia ci riporta lo scrittore viareggino con un nuovo protagonista della famiglia dei “perdenti onesti” che sembrano ispirarlo molto e che sono quelli che non sembrano piegarsi mai alle convenienze e ai compromessi che potrebbero migliorare la loro vita, pur di continuare a sentirsi in pace con se stessi. Al giornalista Dario Corbo, rimasto senza lavoro, separato dalla moglie e quindi dal figlio (quindicenne speranza del calcio ), e senza casa, viene proposto un libro ispirato ad un vecchio caso di omicidio cui si è dedicato da giovane cronista di nera. Il caso torna di attualità per l’inaugurazione di una mostra allestita dalla colpevole dell’omicidio, Nora Beckford, ormai uscita di prigione dopo avere scontato la pena per l’uccisione della giovane rivale in amore tempo addietro.
Il libro si sviluppa sui due piani narrativi temporali : la ricostruzione di quanto avvenuto realmente nel 1993 con la scomparsa e l’omicidio della giovane Irene e le vicende collegate all’indagine supplementare stimolata da un’amica di Nora, perplessa per alcuni errori evidenti nell’indagine condotta dai magistrati dell’epoca  Dario Corbo conduce la sua personale ricerca del tempo perduto, rievocando un’epoca e un clima sociale della Versilia-bene che, come sempre, alla fine tanto perbene non sembra, se si va a intrecciare alle oscure trame delle bombe mafiose di quell’anno terribile.

L’informazione indipendente non la vogliono gli editori, lo sappiamo. Ma cosa abbiamo imparato in questi anni? Che non la vogliono neanche i lettori. Il mondo, se uno lo racconta com’è, ci fa troppa paura. Nessuno vuole essere informato, nessuno. Vogliamo essere rassicurati, vogliamo leggere solo quello che conferma le nostre convinzioni, perché non abbiamo nessuna voglia di verificarle. Vogliamo solo sapere che qualcun altro la pensa come noi, perché da soli non abbiamo il coraggio nemmeno di una mezza idea. Ecco come la penso”.

Ancora una volta l’eroe perdente sembra assecondare la sua inclinazione alle rinunce, ma il finale molto aperto a svolte meno pessimiste dopo la rivelazione della durissima verità chiude una storia ben raccontata e ancora una volta segnata da una notevole capacità evocativa del “mare d’inverno”.

Renato Graziano

Qui trovate tutti gli appuntamenti e gli incontri di presentazione del libro: https://giampaolosimi.wordpress.com/2017/06/30/la-ragazza-sbagliata-tutti-gli-appuntamenti/

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