Messaggeri dell’oscurità – Alicia Giménez-Bartlett

1175-3

Una delle cose più interessanti di questo libro è una nota alla fine: gli elementi sviluppati nel romanzo provengono dalla più assoluta realtà. Immediatamente mi sono fiondata su wikipedia a cercare notizie sulla setta degli skopsi. Cercatela anche voi e inorridite. Il libro con protagonisti Petra e Fermin inizia con una frase quasi classica ” tutto accadde per colpa della dannata televisione”. Petra infatti su ordine del commissario Coronas decide di apparire in un’intervista televisiva per migliorare l’immagine della polizia. Un poliziotto fa buona impressione e ancora di più se è una donna. Petra si convince “dell’eccezionalita’ delle sue gonadi” (questi libri meritano di essere letti solo per queste bellissime frasi sparse, di un’ironia senza pari) e si sente perfino a suo agio nell’intervista televisiva, sperando addirittura di avere 5 minuti in più prima che la lucetta verde della registrazione si spenga. L’intervista è un successo e il giorno dopo a partire dai piantoni in commissariato viene accolta da un entusiasmo popolare. Petra diventa una piccola stella: iniziano ad arrivare lettere e messaggi di complimenti. Fino all’arrivo di un apparentemente innocuo pacchetto avvolto in carta da pacchi. Un semplice pacchetto di plastica nera. Lei lo apre e trova una macabra sorpresa ad aspettarla. E in questo modo inizia un’altra delle avventure di Petra e Fermin, condita dalle migliori battute e pillole di saggezza che ultimamente mi è capitato di trovare. Sconsigliata la lettura agli uomini, perché il racconto è molto molto dettagliato e ci vogliono stomaci forti. E non lo sto dicendo per puro spirito femminista. Leggete il libro e capirete. Voto 8/10

maria bonaria dentoni

DESCRIZIONE

Un piglio rapido e pratico, una battuta sempre pronta, frequenti errori e scherzi del caso ma con l’attitudine professionale a trarne comunque profitto sempre, molta tenacia e chilometri macinati: sono le componenti umane dei casi dell’ispettrice Petra Delicado e del suo vice Fermín Garzón, suo alter ego e complemento insostituibile. Dai loro polizieschi di strada, in Spagna, è stata tratta una serie televisiva: e non è difficile capire la ragione della loro popolarità, poiché l’inchiesta sembra dipanarsi sotto gli occhi stessi del lettore, in presa diretta: fino al momento della soluzione, i due antideduttivi investigatori, sembrano brancolare nel buio, come i lettori. Il caso di Messaggeri dell’oscurità parte da una serie di lugubri reperti che arrivano per posta, frutto di orrende mutilazioni. L’impresa di una mente turbata, di un sanguinario maniaco, che lancia i suoi messaggi dall’inferno della psicosi. Ma è solo l’apparenza. Un passo dietro l’altro Petra e Garzón si inoltrano nell’imbuto di un mondo più complesso e inquietante. Che lancia i suoi messaggi dall’inferno della storia.

Marco Malvaldi – La briscola in cinque

la-briscola-in-cinque

Il mio primo Malvaldi. Questo titolo era nella mia lista da anni, dai tempi in cui 50 libri era solo un blog. Me l’ero segnato a seguito di una recensione entusiasta.
Che dire? Leggero, godibile, perfetto per trascorrere due ore sotto l’ombrellone. Un giudizio che si avvicina troppo alla delusione? Beh, un po’ si, lo ammetto. Alcuni personaggi non sono male, divertenti. Simpatici i vecchietti del bar, arzilli e fanfaroni (sulla falsariga attualmente molto di moda nei libri dell’ottuagenario pimpante e imprevedibile) , così come Aldo, il proprietario del ristorante che ogni tanto parla come un maggiordomo d’altri tempi.
Il giallo in sé è un giallo paglierino, pallidissimo e prevedibile. Il protagonista è uomo disincantato e ironico dalle improvvise, brillanti intuizioni.
Non male ma non particolarmente originale.
Il grande quesito: la Sellerio deve proprio infilare immagini di Vettriano (che peraltro adoro) in ogni dove, preferibilmente a vanvera?

anna littlemax massimino