Han Han – Verso Nord unonoveottootto #MetropoliDAsia

han

Di nuovo alle prese con un autore cinese, ma questa volta uno della “nuova generazione”, visto che Han Han è uno dei maggiori fenomeni culturali cinesi degli ultimi anni. Blogger, pilota di rally, testimonial pubblicitario, musicista, scrittore. Il tutto a poco più di 30 anni.
A leggere le informazioni che si trovano in rete, è lo scrittore più letto in Cina, e il suo blog conta 300 milioni di contatti (300 milioni!!!). Un fenomeno di massa diametralmente opposto ai grandi della letteratura accademica, Mo Yan in testa, che con il suo premio Nobel del 2012 è forse lo scrittore cinese più conosciuto al mondo, ma è poco letto in patria.
Mo Yan racconta una terra, la scava e ne tira fuori l’anima, fatta di storia, sangue, gioie, bellezza , delirio e violenza.
Han Han invece sembra non averla una terra da raccontare, perché le sue radici sono troppo lontane da dove sta lui adesso, e lo dice lo stesso protagonista del romanzo:
“Non si creda che io sia un semplice viaggiatore in solitaria o un vagabondo senza radici. Le mie radici attecchiscono saldamente in questa terra. Un tempo credevo di essere un seme, trasportato qua e là dai venti stagionali, ma poi ho capito che non era così. Sono un rampicante, quale di preciso dovete domandarlo alle altre piante, perché io non riesco a vedermi.”
Nel libro si racconta di un viaggio “verso nord”, su una macchina scassata del 1988, rimessa a posto da un amico, lo stesso che il protagonista sta andando a ritrovare.
In un albergo il ragazzo incontra una prostituta, che per ragioni più o meno fortuite si unirà al suo viaggio. La storia è questa, un viaggio, due persone, le loro vite, i loro racconti e i loro pensieri. Due piante rampicanti che si intrecciano su un muro, confondendo fogliame e fiori, e cercando di capire a quale specie appartengano.

Luca B.

Descrizione

A bordo di una station-wagon scassata Lu Ziye, un giovane cinese sulla trentina, parte per andare a prendere un amico che esce di prigione. Lungo la strada si concede una notte con una prostituta squinternata, Nana, che si rivelerà essere incinta e che finirà per diventare sua compagna di viaggio. In un continuo andirivieni tra passato e presente, ricordi d’infanzia e di giovinezza si intrecciano al racconto del viaggio e alle riflessioni del protagonista, sfociando in un finale aperto e sorprendente. Tra sistemi scolastici, apparati di potere, industria del sesso e stereotipi culturali, Han Han ci conduce in un degrado sociale tipico della Cina contemporanea e lo tratteggia quasi con rassegnazione, offrendoci uno sguardo ironico e arguto su una società che ancora oggi presenta molti aspetti misteriosi.

Enrico Brizzi – Jack Frusciante è uscito dal gruppo #EnricoBrizzi #JackFrusciante

Jack-Frusciante

Il mio 1/50 è “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”, opera prima di Enrico Brizzi.
Io sono un tipo di lettrice sui generis: per anni penso ad un libro, fantastico sul suo titolo e mi costruisco in testa una (mia) storia scritta tra quelle pagine; poi mi decido a leggerlo, finalmente è arrivato il momento giusto, e….il mio teatrino mentale ha sbagliato totalmente copione, l’idea che avevo non c’entra nulla con quella vera scritta nel libro in questione!
Pensavo a qualcosa di più musicale, più legato alla storia di John Frusciante, chitarrista dei Red Hot Chili Peppers (che insieme a Bruce Springsteen e The Strokes formano la mia triade di musicisti preferiti in assoluto!)…. invece si tratta di una riflessione sull'”uscire dal gruppo” e sui vari modi che esistono per farlo, riflessione fatta attraverso il racconto di attimi di vita di Alex D., il protagonista, alle prese con la tardoadolescenza, i cambiamenti che subisce, nuove amicizie, un amore platonico con Aidi.

Le cose che mi sono piaciute di più:
-il gergo giovanile è pieno di parole prese dall’inglese, dal francese, dal tedesco, dal latino, a volte italianizzate o accostate tra loro a formare neologismi, altre volte alternate all’interno di una frase e ciò rispecchia fedelmente il modo di esprimersi di tanti (giovani e meno giovani)..
-sebbene sia ambientato nella Bologna del 1992 (ci sono un paio di rimandi alla cronaca di quell’anno), è attualissimo, sembra scritto ieri.. o forse è semplicemente senza tempo, trasversale, qualunque 17enne(e mezzo) potrebbe rispecchiarsi, non so..
-il romanzo è pieno di citazioni cinematografiche, musicali, letterarie.. volendo approfondire, offre molti spunti!

Valentina I.

DESCRIZIONE

l titolo si riferisce a un fatto realmente accaduto nel 1992: John Frusciante, l’allora chitarrista dei Red Hot Chili Peppers, lascia inaspettatamente il gruppo, durante una tournée all’apice della popolarità. Fa, come si legge nel libro, “un salto fuori dal cerchio”. L’episodio è oggetto di una breve riflessione da parte del protagonista, ma più in generale in questo può riassumersi l’intera morale del racconto, dal momento che tutta la vicenda è imperniata sul concetto di “uscire dal gruppo” nel senso di “uscire dalle consuetudine, dagli schemi sociali”. Il nome di Frusciante fu poi cambiato da John in Jack per non incorrere in possibili problemi per questioni di diritti d’autore (infatti il nome del chitarrista viene menzionato esplicitamente solo in un’occasione, altrove lo si cita chiamandolo semplicemente J.). Peraltro, il chitarrista Frusciante, parlando del romanzo durante un’intervista, si disse meravigliato delle poche righe a lui dedicate all’interno del libro, pensando invece che si trattasse di una sua biografia.[senza fonte]

La dedica è per “Andrea P. e T., che hanno disegnato e scritto”, acronimi dei compianti Andrea Pazienza, disegnatore e fumettista, e Pier Vittorio Tondelli, scrittore, due protagonisti della cultura bolognese ed emiliana del decennio precedente.