Shotgun love songs – Nickolas Butler @MarsilioEditori #nickolasbutler

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L’altro libro di questo mese è Shotgun love songs. Ogni tanto qualcosa di Americano che non sia la California o New York… Quindi il Wisconsin, campi di mais, torrette dell’acqua, silos e paesini sonnolenti. Quattro ragazzi, ormai adulti, ognuno più o meno riuscito (menestrello indie, broker, agricoltore e Rodeo man suonato) più la moglie di uno di loro si alternano a raccontare un presente e un passato in cui non accade niente di eclatante se non semplicemente la Vita… Mi è garbato molto: valori dell’amicizia, amore, sesso, lavoro nei campi, il passaggio delle stagioni, il ritorno alle proprie radici.

DESCRIZIONE

Henry, Lee, Kip e Ronny sono cresciuti insieme a Little Wing, una cittadina rurale del Wisconsin. Amici fin dall’infanzia, hanno poi preso strade diverse. Henry è rimasto nella fattoria di famiglia e ha sposato il suo primo amore, mentre gli altri se ne sono andati altrove in cerca di fortuna. Ronny è diventato una star del rodeo, Kip ha fatto i soldi in città e il musicista Lee ha trovato la fama ma ha avuto il cuore spezzato. Ora tutti e quattro sono tornati in paese per un matrimonio. Ma vecchie rivalità si insinuano nel clima di festa e nella felicità del ritrovarsi, e il segreto di una moglie minaccia di distruggere un matrimonio e un’amicizia. “Shotgun Lovesongs” è un vibrante inno alle cose che contano davvero nella vita, l’amore e la lealtà, il potere della musica e la bellezza della natura.

Romanzo corale. Ogni capitolo è raccontato in prima persona da un personaggio diverso, gettando una luce ogni volta differente sul tema principale di questa toccante storia. Che è quello della forza dell’amicizia, scevro da stereotipi romantici o impronte cameratesche che risulterebbero fuori luogo. Butler, che in Winsconsin ci vive, ha saputo cogliere l’essenza dei rapporti, restituendo un ritratto raro e affascinante di un’America profonda.

Sophia Kinsella, I love shopping a Hollywood

Lunedì mattina da allerta 2: niente scuola. Così sono in edicola e mentre aspetto il coniuge che fa colazione decido di finire I love shopping a Hollywood… Belin mi è montata una carogna allucinante… Già il libro è quello che è… Becky passa tre quarti del libro a incasinare la sua vita e quella dei suoi cari mostrandosi vanesia, insensibile e quant’altro ma recupera brillantemente sul finale. E questo succede più o meno in tutti i libri della Kinsella e se è prevedibile, almeno di solito è allegro e naif. Stavolta manco quello. Va be’ ultime pagine, redenzione della protagonista e poi l’orrore: Becki torna prestissimo. Ma, ma, ma…
Io apro i regali di Natale appena me li danno (fosse anche luglio), non seguo roba a puntate perché non reggo l’attesa, se volete torturarmi preannunciatemi una sorpresa: Sophia questa non me la dovevi fare!!!

(Scusatemi so che di solito qui si recensiscono libri più seri ma questa viene di getto)

Sara Rebori