LA SOTTILE ARTE DI FARE QUELLO CHE C***O TI PARE – Mark Manson #markmanson #recensione

 

Traduttore: M. Cerato
Collana: Grandi manuali Newton
Anno edizione:2017
Il metodo scorretto (ma efficace) per liberarsi da persone irritanti, falsi problemi e rotture di ogni giorno e vivere felici.

Questo libro mi è piaciuto perché riflette un po’ il mio modo di fare e vedere la Cultura, che consiste nell’informarsi esattamente di quello che ti pare e piace, e di scriverne con altrettanta libertà. Senza vincoli e stronzate accademiche. È stato bellissimo scorrere con le dita su questa carta grezza, olivastra, mangiando le parole nere con gli occhi e sentendo quasi il sapore di questo stile corposo, schietto, onesto e ricco. Una prosa che si dipana snodandosi con una scorrevolezza che non vedevo dai tempi di Stevenson, quando divoravo la Freccia Nera ed ero talmente concentrata che i miei mi ritrovavano a gambe incrociate, sul materasso, nella stessa posizione ieratica di tre ore prima. Quando uno scrittore scrive così è un po’ come Piperno, gli puoi persino perdonare l’assenza totale dei contenuti. Ma è qui il bello. I contenuti ci sono eccome. In un mix di “onesta espressione”, un po’ come i peni che Picasso scarabocchiava sul tovagliolo di un bar da vecchio, Manson ci trasporta in un viaggio psicologico e filosofico alla ricerca di cosa vuol dire avere dei valori sani e vivere una vita felice. Le idee non sono mai noiose e banali, gli spunti di riflessione sono infiniti e ci sono una serie di frasi antologiche che andrebbero scritte a caratteri di fuoco sullo specchio, in modo da potersele rileggere ad ogni amaro risveglio. Come se non bastasse, a impreziosire il tutto ci sono i tasselli memorabili delle biografie di personaggi che hanno segnato il pensiero o la storia occidentale, scritte talmente bene che ci si immerge completamente nelle fatiche, nelle lotte e nella redenzione di personaggi che, con le loro stesse vite, hanno dimostrato cosa volesse dire Rivoluzione. Il tenente Honoda, rannicchiato nel cuore della giungla di Lubang per più di trent’anni, continuando a combattere per il senso di lealtà ad un Impero ormai morto; il patto di responsabilità che il giovane William James fece con sè stesso, dopo l’ennesimo fallimento e il rischio di perdere la vita nella foresta pluviale amazzonica; la rabbia furiosa di Dave Mustaine, che fece della vendetta la sua Musa e fondò a colpi di chitarra i Megadeth; la rinascita di Pete Best, che dopo la cacciata dai Beatles e un periodo di depressione nera, scoprì che le soddisfazioni della vita non hanno nulla a che fare con tutta l’adulazione e il successo del mondo; la storia di Ernest Becker, che dopo essere stato espulso dal mondo accademico e confinato sul letto di morte, scrisse una delle opere più influenti degli anni a venire, parlando del progetto di immortalità di ogni uomo e dell’antidoto amaro che dobbiamo ingerire tutti, se vogliamo dare un significato alle cose che contano davvero.

L’unica penalità in tutta questa storia è il fatto che la Newton Compton abbia deciso di confezionare il libro con una copertina di cartone bianco soffice e bombata, un titolo scritto a caratteri cubitali come gli schiaffi ( ca**o è scritto in rosso… ), e dentro l’inchiostro che sbiadisce e si scioglie sotto la pressione delle dita, manco fosse la carta straccia dei giornali che il giorno dopo serve solo ad incartare il pesce – e pace all’anima di nonno. Insomma uno scarpone in una pozzanghera. Se sopportate tutto questo, e se sopportate uno stile che vi prende a colpi di lucida intelligenza, parolacce e onestà, questo libro fa sicuramente per voi.

Giulia Casini

L’origine delle specie – Charles Darwin #CharlesDarwin #specie

Darò qui un breve quadro degli sviluppi delle opinioni scientifiche sull’origine delle specie.

Charles Darwin

L’origine delle specie (eNewton Classici)  – Charles Darwin

Introduzione di Pietro Omodeo
Traduzione di Celso Balducci
Edizione integrale

All’alba delle tre settimane di lettura, chiudo quello che andrà nella mia Disfida sotto la voce “Un libro che ti intimidisce”: L’origine delle specie, di Charles Darwin. E’ un’opera che mi ha sempre attratto per l’argomento ma respinto per una serie di pippe mentali che mi facevo, in primis me lo vedevo pesante come un mattone soprattutto per il linguaggio: un libro scientifico del 1859 non poteva essere meno che difficoltoso, per me. Invece no, è scritto in modo chiaro, diretto e poco verboso, poichè uno degli obiettivi del professore era raggiungere non solo i suoi esimi colleghi scienziati, biologi e geologi, ma il maggior numero possibile di pubblico generico. Per questo motivo, anche a livello di argomento, è impegnativo ma non inaccessibile, e a ogni teoria e argomentazione seguono degli esempi pratici a spiegazione, per cui persino le capre come me che di scientifico nella vita hanno studiato molto poco possono attraversare capitolo dopo capitolo di questo tomone senza grossi drammi. Inoltre Darwin parla proprio come uno zio che si dilunga nei racconti: “mi sono intrattenuto un po’ a lungo” (seguono altre duecento pagine di spiegone), “se non mi inganno grossolanamente” (e via con un altro capitolo di teoria). E’ ovvio che non sia lettura semplice, non è un testo da leggere senza attenzione nè motivazione. Però è uno scritto davvero interessante, apprezzabile al di là della valenza storico-scientifica proprio per la semplicità della scrittura, il rigore del metodo scientifico, la linearità dei concetti esposti.

Un plauso a questa edizione della Newton Compton per ebook (eNewton Classici) che presenta la prima edizione dell’Origine (la più importante rispetto alle altre successive cinque edizioni) ma con le annotazioni dei cambiamenti avvenuti nella sesta e ultima edizione, quindi estremamente utile per capire “l’evoluzione” del testo stesso. La prima stesura è interessante da leggere perché vi si ritrova il pensiero originale di Darwin prima che fosse “contaminato” da mille altre osservazioni suggerite dai colleghi e amici a cui l’autore non seppe dire dire di no in seguito. E’ un ebook molto ben fatto, con un’ottima introduzione storica di Omodeo (un grande biologo italiano) che presenta un quadro generale delle diverse idee di pensiero al tempo di Darwin, un sommario interattivo, rimandi e note navigabili senza difficoltà per le oltre cinquecento pagine di testo; la traduzione è fatta da Balducci sulla prima edizione del 1859, ed è l’edizione integrale. Il tutto a meno di tre euro, brava Newton Compton.

Copertina simpatica, scritto un po’ in piccolo in alcune parti.
Consigliato a coloro che vogliono spendere poco ma fare una bella figura con la copertina rigida!

recensione su Amazon

Lorenza Inquisition