Il passaggio – Justin Cronin #JustinCronin

SECONDO LIBRO
Un libro post apocalittico

passaggio

Secondo me la recensione di Lorenza ha detto tutto. È davvero un buon incrocio fra Io sono leggenda, The walking dead e The road. Ma è anche un libro di evasione: davvero iniziarlo nuoce gravemente a chi ha troppi impegni o scadenze perché poi si ha solo voglia di continuare a leggere e finirlo.
Ha qualche dialogo di troppo che magari poteva essere tagliato su 870 pagine, ma ciononostante è un libro equilibrato e ben scritto: Cronin ha un sacco di buone idee su come condurre la narrazione e dà la possibilità al lettore di considerare The passage un’opera a sè, oppure di continuare la narrazione con I dodici, secondo capitolo della trilogia.
Mi è piaciuta l’idea che ha mutuato da qualche mistica ebraica, credo, della “convenienza delle essenze”, il modo in cui tutte le anime siano in fondo liberate dalle catene (e il riferimento a Canto di Natale di Dickens è più volte citato) anche grazie alla realizzazione di una soltanto che però realizza il senso di tutte le altre.
È uno di quei libri che non vorresti finire mai perché ti affezioni ai personaggi: merita tutto il punteggio che la capa gli ha assegnato.

Stefano Lillium

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Il corsaro nero – Emilio Salgari #Incipit

“Una voce robusta, che aveva una specie di vibrazione metallica, s’alzò dal mare ed echeggiò fra le tenebre, lanciando queste parole minacciose:
– Uomini del canotto! Alt, o vi mando a picco!…
La piccola imbarcazione, montata da due soli uomini, che avanzava faticosamente sui flutti color inchiostro, fuggendo l’alta sponda che si delineava confusamente sulla linea dell’orizzonte, come se da quella parte temesse un grave pericolo, s’era bruscamente arrestata. I due marinai, ritirati rapidamente i remi, si erano alzati d’un sol colpo, guardando con inquietudine dinanzi a loro, e fissando gli sguardi su di una grande ombra, che pareva fosse improvvisamente emersa dai flutti.”
(Il corsaro nero – Emilio Salgari)