Pista nera, Antonio Manzini

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prima indagine del vicequestore rocco schiavone, ambientata tra le innevate piste da sci della val d’aosta.

forse leggermente inferiore ai successivi capitoli della saga, ma basta superare lo scotto della presentazione dei vari personaggi per affrezionarsi a questa squadra d’indagine.

manzini ha una buona penna e tiene un bel ritmo serrato. l’indagine viene risolta in maniera classica: intuito, logica, un po’ di psicologia, una botta di culo.

non è hitchcock, ma soprattutto non è don matteo.

(sì, indosso davvero quel berretto. ma solo a natale)

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La costola di Adamo, Antonio Manzini

Secondo caso per il controverso vicequestore Rocco Schiavone nella gelida Aosta. Un personaggio fuori dagli schemi: scontroso, irritabile, trasgressivo al limite del lecito, ma con un senso della giustizia tutto suo. Una donna, una moglie che si avvicinava all’autunno della vita, è trovata cadavere dalla domestica. Impiccata al lampadario di una stanza immersa nell’oscurità. Intorno la devastazione di un furto. Ma Rocco non è convinto. E una successione di coincidenze e divergenze, così come l’ambiguità di tanti personaggi, trasformano a poco a poco il quadro di una rapina in una nebbia di misteri umani, ambientali, criminali.

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