Dolce come il cioccolato – Laura Esquivel #recensione

*Un libro sul cibo

“L’amore non si pensa, si sente o non si sente”.

Una ricetta per ogni capitolo, dodici ricette della cucina messicana per narrare la storia della famiglia De la Garza e dell’amore non realizzato fra la ultima figlia, Tita, e il marito di sua sorella, Pedro. In una famiglia matriarcale e castrante, l’amore illecito dei due protagonisti non viene mai espresso apertamente, ma sbirciato da lontano e comunicato attraverso le pietanze che solo a descriverle fanno partire l’immaginazione e la fame. Ricette piccanti per scatenare il desiderio, mole agrodolce per celebrare le nascite, ciambelline fritte per saziare le attese frustrate, salsicce aromatiche per compensare le mancanze e poi ovviamente cioccolata cioccolata e cioccolata.
A differenza di Marquez, da cui riprende la narrazione storica che intreccia le guerre civili di liberazione del paese e la narrazione metastorica delle vicende famigliari, e dell’Allende da cui riprende la tecnica del narratore/nipote che rilegge le vicende a posteriori per dare un senso agli eventi e alla fragile memoria di questi, la Esquivel non si inserisce nel realismo magico sudamericano, ma mescola elementi surrealisti alla cultura pop della telenovela: non so come le sia saltato in mente, ma il risultato è altalenante, perché da una parte le aspettative sono alte e il climax ci porta a sperare in un finale coi fuochi d’artificio; dall’altra i fuochi d’artificio ci saranno di sicuro, ma di un genere che non ci si aspetta e credo che mi abbiano un po’ deluso. Un libro senza infamia e senza lode, che promette bene ma raccoglie male, con una nota positiva perché propone ricette invitanti per cimentarsi nell’arte culinaria della passione.

Stefano Lillium

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Note in pasticceria – Eleonora Falchi e Sergio Margonari #recensione #ricette

porto
Questa breve opera unisce una divertente storia di fantasia a una sequenza di ricette davvero appetitose, il tutto condito da un’ottima colonna sonora da ascoltarsi durante la preparazione delle pietanze.
L’obiettivo di partenza degli autori era ambizioso: coniugare un libro di ricette con una fiaba, ma indubbiamente l’hanno centrato. La fiaba è avvincente e le ricette, molto ben spiegate, si inseriscono nel racconto con armonia. Una favola moderna adatta sia a un pubblico adulto (perchè anche noi “grandi” abbiamo bisogno di sognare, ogni tanto!) che ai più piccoli, per invogliarli alla lettura e anche al piacere del cibo.
Un’opera ideale sia per gli appassionati di cucina che per i principianti alle prime armi in quanto le ricette presentate, se pur non tutte facilissime, sono descritte e spiegate passo passo nei minimi dettagli.

Cinzia Cappelli

DESCRIZIONE

“Note in pasticceria” ci porta a Nizza nel bistrot di Florian, un pasticcere amante della musica, capace di cucinare dolci che vanno dritti al cuore, quasi senza passare dallo stomaco. Seguendo le sue giornate in cucina, in compagnia di utensili con cui riesce a parlare, impareremo anche a cucinare le stesse ricette di Florian, aggiungendo l’ingrediente segreto, la musica adatta, che le rende così speciali. Conosceremo i personaggi che fanno parte del suo mondo: i Daffodils, Chloè, Antoine il biciclettaio, Otello il matterello, Elettra la frusta, Dante il ramaiolo, Bill l’antagonista di Otello e li seguiremo nelle loro avventure. Oltre le vicende di Florian e il suo mondo, conosceremo dei segreti nella preparazione dei piatti, fino ad ora mai rivelati dai cuochi, che renderanno le ricette più buone e di bella presentazione di sempre.